Verso l’accorpamento delle Aziende sanitarie

Verso l’accorpamento delle Aziende sanitarie

11 Dicembre 2016 Redazione 0

Il numero delle Aziende Sanitarie si sta progressivamente riducendo. Si è passati dalle 228 del 1995 alle attuali 119, fenomeno particolarmente marcato negli ultimi anni. I dati del Ministero della Salute confermano questo andamento: 147 nel 2010, 139 nel 2015 e 119 nell’aprile del 2016. Questa tendenza si accentuerà nei prossimi mesi. In alcune Regioni sono in avanzata fase di studio normative che ridurranno ulteriormente il numero. Nel Veneto le Aziende dovrebbero ridursi a sette dalle attuali 21, una per provincia oltre all’Azienda “Zero” che si occuperà di programmare la sanità veneta, nel Lazio dalle attuali 10 si prevede la riduzione a 6 (due per la città di Roma), in Sardegna dove, delle attuali 8 Asl, è stata creata l’unica Azienda denominata Asur, ripetendo l’esperienza già realizzata nelle Marche. Ma gli accorpamenti delle Aziende sanitarie possono essere una concreta risposta alle necessità di efficacia, di efficienza e di sostenibilità per i prossimi anni, eliminando gli sprechi, controllando la domanda, migliorando la salute della popolazione? Può questa nuova riorganizzazione porre rimedio alla progressiva uscita dal servizio sanitario nazionale di parti crescenti di popolazione, all’inarrestabile indebolimento del servizio, all’apertura di enormi spazi del privato profit e non profit nei settori della produzione e dell’offerta dei servizi e delle assicurazioni integrative e sostitutive?
A queste domande cercherà di rispondere la FIASO (Federazione italiana aziende sanitarie ed ospedaliere) con un convegno che si terrà a Roma il 14 Dicembre. L’incontro, prendendo spunto dalla letteratura internazionale e con un approccio di Evidence-based Healthcare, avrà il compito di verificare se questo fenomeno, che appare inarrestabile, abbia concreti rischi che gli obiettivi auspicati dai decisori regionali non siano raggiunti con rilevanti ripercussioni sull’assistenza e sulla capacità di tenuta del SSN.

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Redazione

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