In data 19 settembre sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine i primi dati derivanti dall’esperienza che sta portando avanti lo stato di Israele, dove, a partire dal 30 Luglio, è stata avviata una campagna di vaccinazione, che sta riguardando non soltanto i soggetti “fragili”, ma tutte le persone dai 60 anni in su.
In particolare, questo Studio controllato è stato condotto dal 30 luglio al 31 agosto su 1,13 milioni di over-60 che avevano completato l’immunizzazione con due dosi di vaccino Pfizer 5 mesi prima. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: quelli a cui è stata somministrata la terza dose e quelli che ne hanno ricevuto due.
I dati rilevati almeno 12 giorni dopo il booster hanno evidenziato un tasso di infezione 11,3 volte inferiore, rispetto alle due dosi, e una frequenza di malattia grave inferiore di 19,5 volte. Anche le analisi secondarie, hanno confermato un livello di copertura aggiuntiva del 95%.
Nel nostro Paese stiamo registrando negli ultimi mesi, circa 2 mila contagi ogni 30 giorni, che riguardano gli Operatori Sanitari. Risulterebbe pertanto necessario avviare al più presto una campagna vaccinale booster tra medici e infermieri, dando precedenza a: 1) soggetti con patologie; 2) soggetti che lavorano in contesti e strutture particolarmente esposte a pericoli di contagi; 3) operatori in età over-60.