Nuovi spazi, servizi e strumenti che migliorano l’offerta sanitaria e aumentano la sicurezza dei pazienti dell’ospedale Cannizzaro di Catania sono stati inaugurati oggi alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, del sindaco di Catania Enzo Bianco, del prefetto Silvana Riccio, del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Verme e di numerose altre autorità politiche, istituzionali, sanitarie e religiose. Il taglio del nastro è avvenuto per il Centro Gestione Emergenze (sala di controllo delle telecamere a circuito chiuso e di tutti i segnali di allarme del presidio), la nuova Neurologia con Stroke Unit, Hub per la Sicilia orientale (specificamente rivolta al trattamento dell’ictus grazie alla terapia di trombolisi e trombectomia ed alla riabilitazione) e le degenze riqualificate di Utir e Unità Spinale (con una terapia intensiva di otto posti). «Si tratta di reparti strategici nella rete dell’emergenza – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, Angelo Pellicanò – che qualificano l’assistenza sul territorio. A suggello del percorso di reingegnerizzazione dell’Unità Spinale, abbiamo inoltre sottoscritto la convenzione con l’Irccs “Bonino Pulejo” di Messina, che consentirà di allargare ulteriormente l’offerta sanitaria, anche attraverso tecnologie d’avanguardia, per la neuro riabilitazione dei pazienti colpiti da gravi cerebro lesioni. Siamo, dunque, soddisfatti di avere impostato un lavoro importante, in grado di dare i suoi frutti anche in seguito». «Un passo avanti per la sanità cittadina», secondo il sindaco di Catania Enzo Bianco, che ha riconosciuto il livello di eccellenza dell’Azienda Cannizzaro, mentre il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Massimo Buscema, ha sottolineato la necessità di abbattere la mobilità passiva e il rettore dell’Università di Catania, Francesco Basile, ha invece messo l’accento sull’importanza della ricerca applicata. E se il direttore generale del Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, Angelo Aliquò, ha evidenziato come l’accordo sottoscritto sia già efficace e operativo, il prefetto Silvana Riccio e l’arcivescovo Salvatore Gristina hanno espresso compiacimento per gli obiettivi raggiunti dall’Azienda Cannizzaro, rappresentata anche dal direttore amministrativo Rosaria D’Ippolito e dal direttore sanitario Salvatore Giuffrida; presenti, inoltre, tanti volontari delle associazioni del Comitato Consultivo e il suo presidente, Francesco Tanasi. «In appuntamenti come questo si raccolgono i frutti del lavoro svolto negli anni precedenti, a dimostrazione di come sia vitale la sanità siciliana e di come programmazione e investimenti diano risultati efficaci», ha affermato l’assessore Razza, sottolineando le iniziative dell’ospedale Cannizzaro «in linea con la sua vocazione all’emergenza» e il recente finanziamento ex articolo 20 della legge 67/88. «Va riconosciuto – ha poi proseguito l’assessore – che nelle città metropolitane il sistema funziona meglio rispetto alla provincia e il nostro compito è quello di uniformare il livello di eccellenza in tutto il territorio della Sicilia. Se ci riusciremo, avremo dato una risposta ad un obiettivo del programma che il presidente Musumeci ritiene essenziale: ridurre drasticamente il numero dei siciliani costretti a ricorrere alle cure al di fuori della regione. Abbattendo la mobilità passiva – ha aggiunto Razza – non solo si risparmiano centinaia di milioni di euro che ogni anno versiamo alle altre regioni, ma si possono investire quelle risorse per dare a tutti i territori dell’Isola una sanità adeguata». Aperta dai video con interviste ai rispettivi responsabili (l’ing. Maurizio Rampello per il Centro Gestione Emergenze, il dott. Erminio Costanzo per la Stroke Unit e il dott. Concetto Cristaudo per la Neuroradiologia, il dott. Sandro Distefano per l’Utir e la dott.ssa Maria Pia Onesta per l’USU), la mattinata si è conclusa con la visita ai nuovi locali e un incontro all’Unità Spinale.
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