Angelo Milazzo
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
Organo Ufficiale di Informazione e Formazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania
Influenza 2024-2025
I dati ufficiali sull’attuale epidemia influenzale attestano che abbiamo già superato gli 8 milioni di casi. Ci avviamo rapidamente verso i 15 milioni di casi abitualmente accertati nel passato, ad eccezione dei periodi della pandemia da Covid e degli anni immediatamente successivi. Nella nostra città il picco dei contagi tradizionalmente si verifica dopo i festeggiamenti per la Santa Patrona S. Agata. Su 2.852 campioni ricevuti dalla rete RespiVirNet, 777 sono risultati positivi per virus influenzali, di cui 641 di tipo A: 312 H1N1, 177 H3N2 e 152 non sottotipizzati. Soltanto 136 hanno dimostrato presenza di virus influenzale di tipo B. Altri 188 sono risultati positivi per numerosi differenti virus, soprattutto per Virus Respiratorio Sinciziale e per Sars-Cov-2. La minore frequenza di riscontro di: Rhinovirus, Adenovirus e Metapneumovirus sono correlabili probabilmente alla minore diffusione di test adatti a identificarne gli antigeni e gli anticorpi specifici. La letteratura inoltre ci documenta che sono anche frequenti le infezioni da: Virus Parainfluenzali, Bocavirus, Coronavirus non Sars-Cov-2. Le epidemie di virus influenzali interessano all’inizio i soggetti più vergini per tali infezioni, che sono i bambini. Pertanto deve essere ribadita l’importanza di vaccinare le nuove generazioni. Per i soggetti anziani, oltre alla vaccinazione antinfluenzale con vaccini adiuvati, risulta molto utile il nuovo vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale e i recenti vaccini antipneumococco 20-valenti coniugati.
Metapneumovirus (Hmpv)
A 5 anni dall’insorgenza della pandemia da Covid che ha sconvolto il mondo, c’è un virus respiratorio che ha messo nuovamente in crisi il sistema sanitario cinese. Si tratta del Metapneumovirus umano. L’Hmpv è un virus respiratorio appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, genere Metapneumovirus. E’ stato identificato per la prima volta nel 2001 e da allora è stato riconosciuto come una causa significativa di infezioni respiratorie, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone con compromissione del sistema immunitario. Il virus si trasmette principalmente tramite goccioline respiratorie, ma può essere anche trasmesso attraverso il contatto con superfici contaminate. Le infezioni sono più comuni in inverno e all’inizio della primavera e la maggioranza dei contagi si verifica nei primi 5 anni di vita. Quindi la maggioranza della popolazione dovrebbe già possedere una memoria immunologica specifica. I sintomi clinici dell’infezione includono: febbre, tosse, difficoltà respiratorie e respiro sibilante. Si possono verificare complicazioni, che possono essere gravi e richiedere il ricovero ospedaliero, come: bronchioliti, bronchiti, polmoniti, accessi di asma o di BPCO, nonché laringotracheiti e otiti. Non esiste un trattamento antivirale specifico, ma il trattamento sintomatico è generalmente efficace nella maggioranza dei casi. Nelle forme gravi di malattia si rende necessario il ricovero per trattamenti di ossigenoterapia, somministrazione venosa di fluidi, e somministrazione di corticosteroidi, a seconda dei casi.
Influenza aviaria
Il virus H5 N1 rappresenta l’origine della maggioranza dei casi di influenza aviaria. I primi casi di trasmissione da animali all’uomo sono stati individuati nel 2003. Hanno dimostrato di causare nella nostra specie una mortalità in circa il 50% dei casi. Nel corso dell’anno 2024 sono stati segnalati 81 casi, dei quali 66 casi solo negli Stati Uniti. Nel 2025, secondo l’OMS, sono stati già individuati due casi, entrambi letali: uno negli Stati Uniti e uno in Cambogia. Il paziente statunitense era stato ricoverato in ospedale con i sintomi di una malattia respiratoria, poi ricondotta ad un virus H5N1. Quasi tutti i casi sinora individuati sono stati attribuiti a trasmissione di infezioni che riguardavano bovini da latte o pollami infetti. La trasmissione inter-umana rimane per il momento assolutamente eccezionale. Sono stati già approvati in sede europea alcuni vaccini specifici. Già dal 2023 le aziende Barda e Moderna stanno sviluppando un vaccino a mRna contro il virus dell’influenza aviaria H5N1, che risulta ben abbinato ai ceppi attualmente in circolazione nelle mucche e negli uccelli. Inoltre Moderna sta progettando e testando in uno studio clinico in fase 3 anche un vaccino a mRna mirato al virus aviario H7N9. La versatilità della piattaforma mRna consente lo sviluppo accelerato di vaccini a mRna mirati a vari sottotipi di virus influenzali con potenziale pandemico. Abbiamo quindi diversi vaccini già approvati e abbiamo anche vaccini che possono essere adattati e prodotti in una situazione di emergenza, per contrastare ceppi specifici di potenziali nuove epidemie.
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
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