Stagione autunnale e vaccinazioni anti Covid-19

Stagione autunnale e vaccinazioni anti Covid-19

31 Ottobre 2022 di: Angelo Milazzo 0

Sono già arrivati i primi dati della sperimentazione clinica sul vaccino BA.4/BA.5. I vaccini sia della Pfizer che della BioNTech hanno dimostrato profili di ottima efficacia e di sicurezza nei soggetti over-18, comprese le fasce d’età più anziane. Risulta quindi sempre più raccomandabile la quarta dose con i nuovi vaccini anti-Omicron, in vista di una stagione invernale che prospetta l’arrivo di nuove varianti, nonché una diffusione particolarmente aggressiva dei virus influenzali. Anche questi vaccini più recenti proteggono dalle forme cliniche più severe, ma non dai contagi. Però il soggetto vaccinato diffonde una carica virale sicuramente ridotta. La vaccinazione, in ogni caso, riduce il rischio di sviluppare quella complessa sintomatologia denominata Long-Covid. Ciò è stato evidenziato anche da una recente ricerca condotta dall’Università di Cambridge e pubblicata su Clinical Infectious Diseases. La riduzione è particolarmente evidente, soprattutto rispetto alle manifestazioni più gravi di Long Covid. Probabilmente le dosi di richiamo, soprattutto se specifiche per varianti, ridurrebbero al minimo il rischio di Long Covid.
Una recente ricerca condotta dall’Università di La Jolla (California) ha confermato l’evidenza che vale la pena di progettare booster che colpiscano i ceppi circolanti, anche se il virus si evolve continuamente. Infatti qualsiasi ceppo che si presenta sarà più simile a quello appena precedente, piuttosto che al ceppo originale Wuhan. Lo Studio ha dimostrato che, sei mesi dopo la somministrazione di un vaccino contro il ceppo originale, i linfociti B dei partecipanti erano in grado di produrre anticorpi che legavano il ceppo Omicron 1 meglio del ceppo originario, dimostrando così che l’immunità cellulo-mediata continua ad adattarsi, nel tempo.
Le nostre autorità sanitarie hanno recentemente raccomandato un’ulteriore dose di richiamoì (quinta dose) con vaccino m RNA bivalente, a favore delle persone di età maggiore o uguale a 80 anni. Ma la raccomandazione è stata estesa anche a favore degli ospiti delle RSA e delle persone di età maggiore o uguale a 60 anni con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino mRNA monovalente (quarta dose). Fino ad ora, la quinta dose era stata raccomandata solo nei soggetti gravemente immunocompromessi o sottoposti a trapianto. Inoltre viene data la possibilità della vaccinazione a tutti i soggetti over-60 che hanno già ricevuto una quarta dose. Debbono però essere trascorsi almeno 120 giorni dalla quarta dose o dall’ultima infezione di Sars-Cov-2.
Tutti i vaccini anti-Covid possono essere somministrati contemporaneamente a qualsiasi altro vaccino, anche se contenente virus attenuati. Fortemente raccomandata rimane la concomitante somministrazione di vaccini antinfluenzali.

L’EMA ha approvato l’impiego dei vaccini anti-Covid sia di Pfizer BioNTech, sia di Moderna, per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni d’età. Il Comitato per i medicinali (Chmp) dell’Ente ha raccomandato di estendere a queste fasce d’età il vaccino contro il ceppo originale di Sars-Cov-2. Le dosi saranno inferiori per gli under 5, il vaccino di Pfizer è previsto in tre dosi di tre microgrammi ciascuna, nei bimbi fino a 4-5 anni, come vaccinazione primaria. La seconda dose deve essere somministrata a distanza di 3 settimane, seguita da una terza dose, ad almeno 8 settimane, dopo la seconda. Anche Il vaccino di Moderna nei piccoli fino a 5 anni d’età può essere iniettato come vaccinazione primaria, composta da due dosi (25 microgrammi ognuna) a distanza di 4 settimane l’una dall’altra. Studi hanno dimostrato che gli effetti collaterali di entrambi i vaccini, nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 4 o 5 anni, sono stati rari e di lieve entità, paragonabili a quelli osservati nei gruppi di età superiore. La somministrazione è sempre per via intramuscolare, nella parte superiore del braccio o della coscia.
Il Comitato ha raccomandato anche l’autorizzazione del vaccino bivalente prodotto da Moderna mirato alle sottovarianti Omicron BA.4 e Omicron BA.5, oltre al ceppo originale di Sars-Cov-2. Si tratta del secondo vaccino adattato alle recenti varianti, dopo quello prodotto da Pfizer. Tali vaccini sono raccomandati per adulti e bambini a partire dai 12 anni d’età. Un altro vaccino Spikevax della Moderna adattato contro Omicron BA.1 e il ceppo originale era già stato autorizzato nel mese di settembre 2022.
Buone notizie arrivano anche dagli Studi che hanno esaminato i nuovi vaccini prodotti dalla Novavax. Questi vaccini sono il vaccino contro il Covid-19 NVX-CoV2373 e il vaccino combinato Covid19-Influenza (CIC). Il secondo ha dimostrato capacità di generare valide risposte immunitarie e combina in un’unica formulazione il vaccino anti Covid e quello antinfluenzale quadrivalente. Questo vaccino combinato è risultato essere ben tollerato e capace di indurre risposte sia anticorpali che delle cellule T. È un vaccino combinato a base di proteine, e quindi non è un vaccino “genetico” e pertanto potrebbe essere accettato da tanti “esitanti”.

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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