Si è aperta oggi, con il Convegno sul tema “Integrazione socio-sanitaria: legislazione, progettualità, buone prassi, criticità”, presso la Sala “Mario Scelba” del Palazzo Municipale, la Settimana della Salute mentale di comunità, a 40 anni dalla Legge Basaglia. L’evento è organizzato dal Modulo DSM di Caltagirone-Palagonia, con il patrocinio dei Comuni di Caltagirone, Catania e Siracusa, in partnership con Asp di Enna, Asp di Siracusa, Distretto socio-sanitario D22 di Enna e Distretto socio-sanitario D46 di Noto, con la collaborazione di: Coop. Sociale “Arcoiris”, Coop. Sociale “Insieme”, Coop. Sociale “Namastè”, Fattoria Sociale “Terra Nostra”, CTA “La Grazia”, CTA “S. Antonio”, Gruppo Scout Cngei, Istituto di Sociologia “Luigi Sturzo”, Ass. “Astra”, Coop. “Zeno Saltini”, Ass. “La Crisalide”, Ass. “Elohim”, Coop. “Copros”, Coop. “Alisea”.
«La Settimana della salute mentale di comunità – spiega il dr. Raffaele Barone, direttore del Modulo DSM di Caltagirone-Palagonia – vuole essere l’occasione per rilanciare un dibattito sulla salute mentale con cittadini, operatori, utenti, famiglie, amministratori, associazioni culturali e sociali, cooperative sociali e operatori economici. Consapevoli, come ci ha insegnato Basaglia, che idee e azioni non possono essere disgiunte, che dietro al fare deve esserci un pensiero che di continuo si verifica e si aggiusta in un nuovo fare».
Ha aperto i lavori del Convegno Rina Graziano, facilitatore sociale e presidente dell’Associazione Comunità per la Salute Mentale.
Sono quindi intervenuti i rappresentanti istituzionali presenti in sala: la dott.ssa Concetta Mancuso, assessore al Welfare del Comune di Caltagirone, che ha porto i saluti del Sindaco, on. avv. Gino Ioppolo; il dr. Francesco Cappella, direttore del Distretto sanitario di Caltagirone; la dr.ssa Giovanna Pellegrino, direttore medico dell’Ospedale “Gravina”.
L’assessore Mancuso ha ricordato l’importanza della legge Basaglia nel segnare un cambio di passo nell’approccio e nella gestione della fragilità mentale, ed ha anche sottolineato l’importanza della sinergia fra Istituzioni, privato sociale e famiglie nel superamento di stigma e pregiudizi legati alla malattia mentale.
Nel corso delle sessioni, cittadini, operatori, utenti, famiglie, amministratori, associazioni culturali e sociali, cooperative sociali e operatori economici si confronteranno sulle buone prassi, le criticità e la progettualità dei Distretti socio-sanitari delle Aziende sanitarie provinciali di Catania, Siracusa ed Enna.
Fra i temi oggetto di approfondimento: la legislazione relativa al Piano socio-sanitario, l’attuazione dei PAI previsti dalle misure “Dopo di noi”, la vita indipendente, i tirocini lavorativi con il reddito d’inclusione, l’attuazione dei programmi dei Piani di Zona, il Budget di salute.
Significativa la partecipazione del coordinamento regionale “Si Può Fare”, costituito da organizzazioni, utenti e operatori dei servizi pubblici e privati.
L’intesa giornata di confronto e di studio si concluderà, alle ore 18.00, presso il Teatro Politeama, con le Proiezioni teatro “Insieme si può”, a cura delle cooperative “Insieme” e “Namastè”, per la regia di Costanza Grifeo.
Martedì 5 giugno, nell’ambito della Settimana della Salute mentale di comunità, sono tre gli appuntamenti della giornata in programma.
La Comunità terapeutica democratica per i disturbi di personalità
Dalle ore 9.00, presso il Modulo DSM di Caltagirone-Palagonia, in via Escuriales, 16, si svolgerà il gruppo esperienziale sui disturbi della personalità.
Il gruppo nasce a Caltagirone nel gennaio del 2018 e si fonda sui canoni dell’International network of democratic therapeutic communities rappresentando un percorso terapeutico, della durata di un anno, che ha lo scopo di creare un ambiente facilitante all’interno di una comunità capace di costruire relazioni efficaci nella quotidianità dell’utente con disturbi di personalità.
Il gruppo si riunisce ogni martedì e in occasione della Settimana della salute mentale di comunità si apre all’esterno presentando la propria esperienza di cura.
II Forum Gruppo psicoanalisi multifamiliare
Alle ore 16.00, presso Centro Sils, in Piazza Marconi, 2, i dottori Yoraima Auteri, Roberto Pezzano e Angelita Volpe condurranno il secondo Forum Gruppo psicoanalisi multifamiliare.
L’incontro è aperto a operatori, familiari, utenti e cittadini interessati.
Il Gruppo multifamiliare è uno dei trattamenti di elezione per le psicosi e per il disagio adolescenziale. È composto da 30-50 persone, fra operatori, pazienti, genitori e/o altri familiari o “altri significativi”, che partecipano ad una libera “conversazione” in cui ognuno può esprimere ciò che pensa e può sentire di poter contare su qualcuno che lo aiuti a ritrovare se stesso.
In provincia di Catania sono stati attivati 26 gruppi. Di questi 8 sono operativi nel Calatino.
Anche i DSM di Enna e Siracusa sono coinvolti nella formazione e nella pratica del Gruppo multifamiliare.
Il Gruppo multifamiliare si costituisce come spazio di cura per tutti i partecipanti e diventa luogo di un possibile dialogo tra operatori con formazione ed esperienza diversa. Il gruppo, attraverso la condivisione di semplici ma fondamentali regole quali l’ascolto attento e senza interruzioni di chi parla e l’atteggiamento non giudicante, diventa il territorio dove, forse per la prima volta, è possibile per ognuno sperimentare la compresenza e la legittimità di pensieri anche molto diversi fra loro. Nel gruppo non è importante avere ragione, ma essere ascoltato.
Presentazione del libro “Scatti di luce” di Michele Cannavò
Alle ore 20.30, presso il Chiostro dei Gesuiti-Istituto Comprensivo “Alessio Narbone”, sarà presentato il libro “Scatti di luce. Viaggi e incontri di uno psicoterapeuta” di Michele Cannavò. L’appuntamento è curato dalla CTA “La Grazia”.
Usare le foto per curare l’anima o cercare la bellezza: è questa una delle chiavi di lettura del lavoro di Michele Cannavò, qualificato psichiatra siciliano e psicoterapeuta della Gestalt, che ha messo a punto un nuovo metodo per curare i pazienti, un metodo che può essere condiviso con chi vuole solo conoscere meglio sé stesso in relazione con gli altri.
Le foto (scattate in 10 anni di viaggi in giro per il mondo) e le parole (che nascono dall’incontro con i pazienti, con l’esperienza di viaggio, con le letture dell’autore), si legano per raccontare diverse storie: c’è il terapeuta, c’è il paziente (chi non ha mai provato dolore o bisogno degli altri?), c’è l’amico, l’amore, l’oltre.
Tutto parte da noi e ci attraversa: Je suis, è il titolo della composizione che chiude il volume: io sono bellezza, noi siamo luce, scatti di luce.
Basta sfogliare. La fotografia racconta.