Ricciardi: ““Ci aspettiamo primi casi di poliomielite e difterite dovuti al calo delle vaccinazioni”
Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (nella foto), ha ribadito i rischi del calo della copertura vaccinale nel corso dell’incontro “Perché vaccinarsi: il ruolo dei media per una cultura della prevenzione” organizzato dalla Fnomceo a Roma. E adesso si corre ai ripari con un progetto comunicativo ed una interrogazione al Ministro in cui si rileva che le vaccinazioni sono uno strumento di fondamentale importanza per il contenimento e l’eradicamento di alcune gravi malattie infettive: grazie ad esse è stato debellato il vaiolo, sono quasi scomparsi il tetano, la poliomielite, la difterite e sono state notevolmente ridotte malattie virali come l’epatite B, il morbillo, la rosolia, la parotite e le malattie batteriche come la meningite. Si chiede se il Ministro interrogato non ritenga opportuno avviare una campagna d’informazione destinata a sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni e se condivida l’idea di rendere obbligatorie alcune vaccinazioni per l’ammissione dei bambini negli asili. Nella seduta dell’Assemblea della Camera dei Deputati del 3.11.16 interviene Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, che rileva che “la vaccinazione è l’arma numero uno che noi abbiamo nella prevenzione contro malattie che non ci sono più solo perché la popolazione è vaccinata, e questo dobbiamo ricordarcelo. Attualmente in Italia sono offerti gratuitamente quattro vaccini obbligatori, difterite, poliomielite, tetano, epatite virale B, e diversi vaccini raccomandati, pertosse, infezioni da Haemophilus influenzae b, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C, HPV. Il nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016-2018 prevede la somministrazione gratuita dei vaccini contro il meningococco B, la varicella, il rotavirus e l’epatite A, nonché contro il papilloma virus nei maschi e contro il pneumococco, l’herpes zoster e l’influenza degli anziani. Tale offerta gratuita di nuovi vaccini rappresenta, peraltro, un’opportunità per i bambini di genitori non abbienti, attualmente non in grado di vaccinare i propri figli contro alcune pericolose malattie infettive a causa dell’elevato costo dei vaccini, che spesso necessitano della somministrazione di più dosi”. Il Ministro inoltre sottolinea che”quanto alla comunicazione, evidenzio che il nuovo piano fornisce validi ausili agli operatori sanitari, invitandoli a non considerare, come fatto fino ad oggi, soltanto le malattie evitate dalle vaccinazioni e il relativo costo-efficacia, ma anche quanto costano, in termini di salute e di risorse, i casi di malattia che si potrebbero efficacemente prevenire con le vaccinazioni. Non solo, è previsto proprio un piano di comunicazione che le regioni devono effettuare nei confronti dei genitori, spiegare che cos’è l’effetto gregge, accompagnare quindi il genitore rispetto a una scelta delicata, ma importantissima, per la salute dei propri figli e di formazione nei confronti degli operatori sanitari con la partecipazione e il coinvolgimento degli ordini professionali e delle società scientifiche. Proprio, tra l’altro, in quest’ottica, lo stesso piano prevede anche varie opzioni di proposte anche rispetto a delle sperimentazioni che stanno avvenendo in alcune regioni italiane, che, ovviamente, però, per la loro natura stessa, possono essere sottoposte e dovranno essere sottoposte al vaglio del Parlamento. Insomma, il tema delle vaccinazioni è centrale nell’agenda sanitaria e credo che debba esserlo sempre di più anche nel dibattito pubblico”.