Lo ha detto il direttore del Centro Regionale Sangue, Attilio Mele aprendo i lavori del convegno “Il sistema trasfusionale siciliano” organizzato dalla SIMTI regionale (Società italiana di medicina trasfusionale) che si è svolto a Piazza Armerina coordinato dal delegato siciliano, Giovanni Garozzo, direttore del Centro trasfusionale dell’ASP di Ragusa. Mele ha riportato il Decreto Assessoriale n.217 del 7.02.2017 “Recepimento dell’Intesa n.121/CSR del 7 luglio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n.131 sul “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi-emergenze” spiegano in particolare l’articolo 2 che demanda al Dirigente Generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico di individuare con apposito provvedimento la scorta strategica di emocomponenti da dedicare alle maxi – emergenze e i siti di stoccaggio degli stessi nonché le modalità di coordinamento del soccorso nel caso di maxi –emergenze e di raccordo tra gli organismi nazionali e regionali della rete trasfusionale e le unità di crisi nazionale e locale ai fini dell’attivazione del Piano Strategico nazionale. Mele, entrando nei dettagli, ha quindi riportato il documento regionale che disciplina il modello organizzativo da applicarsi alla Rete Regionale dei Servizi Trasfusionali per garantire l’offerta di assistenza trasfusione-dipendente nei casi di maxi-emergenze generate da “calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari”. Sono quindi intervenuti Luisa Ventura (Centro regionale sangue) sull’attività della rete trasfusionale siciliana nel 2016, Teresa Barone (Cefalù) sulla evoluzione delle medicina di laboratorio, Stefano Muriana (Ragusa) sui poli di reclutamento dei donatori di midollo osseo, Pietro Accardo (Marsala) che ha presentato i risultati di una Survey sulla implementazione dei programmi di Patient blood management negli ospedali siciliani, Agata Pellegrino (ARNAS Garibaldi Catania) e Carmelo Fidone (Ragusa) sulla gestione dei pazienti affetti da anemia drepanocitica.
Nella foto da sinistra Giovanna Fretto (Vittoria), Nuccio Sciacca (ARNAS Garibaldi Catania), Francesco Spedale (Nicosia), Renato Messina (Trapani), Salvo Cancarè (Presidente AVIS di Piazza Armerina), Giovanni Garozzo (Ragusa – Delegato SIMTI Sicilia), Attilio Mele e Luisa Ventura (Centro regionale sangue) e Franco Bennardello (Vittoria – Vice presidente nazionale SIMTI).