Il Premier ha parlato di strategie da mettere in atto in sanità con il forte contributo dei medici. «Abbiamo messo due miliardi in più nel Fondo sanitario nazionale – ha detto al popolo medico convenuto allo Sheraton – ma sarà importante affrontare insieme progetti ed opportunità”. Buscema ha ricordato a Renzi che “ci sono dei bisogni a cui è necessario dare presto una risposta a partire dal precariato ed alle nuove assunzioni”. Renzi ha chiesto dal canto suo  “perché oggi una Regione può acquistare un farmaco salvavita dopo due mesi e altre dopo due anni. Il centro di committenza unico per gli acquisti permette risparmi, e i soldi non spesi rimangono alle Regioni per la salute. Un governo deve avere consapevolezza che sulla salute deve mettere più soldi». Il presidente dell’Ordine di Palermo Toti Amato è intervenuto, invece, sulla eliminazione di un gran numero di procedure diagnostiche “spesso ripetute per scarsa efficienza delle apparecchiature obsolete che permetterebbe un grande risparmio”.