“Nel 90% delle prostatiti croniche non è possibile individuare alcun patogeno”. Lo ha detto Nino Rizzo, Direttore di CATANIAMEDICA.IT intervenendo al convegno “Gestione clinica della patologia infiammatoria prostatica in epoca fertile” organizzato alla Torre Biologica di Catania dai professori Calogero e La Vignera con il patrocinio di AXADA. “E’ un paziente difficile – ha spiegato Rizzo – e si presenta spesso con dolore pelvico, eiaculazione precoce e pollachiuria. Ma non è raro identificare un quadro che interessa altri apparati”. Rizzo ha poi specificato che “è comunque il dolore il sintomo principale e debilitante per il paziente associato ad un comprensibile calo della libido”.

“Le cause ad oggi sono ignote – ha continuato – ma è importante la diagnosi precoce da parte del medico di famiglia e dello specialista specie se non è presente un’infezione batterica prostatica dimostrabile nelle urine e nel liquido seminale, se il paziente non presenta ipertrofia prostatica e se non vi sono altri disturbi del pavimento pelvico”.