Il Professore Massimo Buscema consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia il 6 Luglio 1983 presso l’Università di Catania con una tesi sperimentale dal titolo: “Dosaggio delle immunoglobuline tireostimolanti: aspetti clinici”, ottenendo la votazione finale di 110/110 e lode. La sua tesi viene proposta al premio Barbagallo-Sangiorgi e concessione della dignità di stampa. Viene abilitato all’esercizio della professione di medico chirurgo nel febbraio 1984.

Medico interno presso la Cattedra di Endocrinologia dell’Università di Catania dal 1983 al gennaio 1986, ottiene la specializzazione in Endocrinologia e Patologia Costituzionale nel novembre 1986 presso l’Università di Catania, con votazione 50/50 e lode.

Dal gennaio 1986 al luglio 1989 lavora al Department of Immunology, Arthur Stanley House, The Middlesex Hospital Medical School, 40-50 Tottenham Street, London W1P 9PG, U.K. (Direttore Prof. I. Roitt; Supervisore dr. G.F. Bottazzo).

Dal 15 Gennaio 1990 ad oggi presta servizio presso il Dipartimento di Biomedicina Clinica e Molecolare dell’Università di Catania con la qualifica di ricercatore confermato.

Equiparato a Dirigente Medico di I° livello presso il Centro per le Tireopatie del Dipartimento di Biomedicina Clinica e Molecolare dell’Università di Catania (in ottemperanza al Decreto 11/7/1997, relativo al protocollo d’intesa tra Regione Siciliana e Università di Catania), dal giugno 2014 è Direttore dell’ U.O. di Diabetologia ed Endocrinologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.

Il professore Buscema è impegnato prevalentemente nel campo della patologia tiroidea, con particolare riguardo all’attività ambulatoriale di pazienti sia con patologia benigna che pazienti con eteroplasia tiroidea. E’ inoltre responsabile del servizio di Ecografia Tiroidea presso il Centro per le Tireopatie del Dipartimento di Biomedicina Clinica e Molecolare dell’Università di Catania.

La sua attività scientifico-sperimentale è stata rivolta prevalentemente nel campo delle endocrinopatie su base autoimmunitaria con particolare attenzione al diabete di tipo I ed alle malattie della tiroide.