Prendersi cura dell’altro, un corso all’Hospice

Prendersi cura dell’altro, un corso all’Hospice

23 Gennaio 2020 Redazione 0

Rappresentano quell’approccio integrato ai malati affetti da patologie inguaribili che è finalizzato a migliorarne la qualità della vita in senso fisico, psicologico, spirituale: sono le cosiddette “Cure palliative” ed il loro utilizzo è anche rivolto ai familiari dei pazienti, i quali vivono quotidianamente il dramma dell’inguaribilità dei loro cari. Le cure palliative e le relative metodiche applicative sono state argomento del corso di formazione per volontari e studenti di medicina e di infermieristica dal titolo  “Prendersi cura dell’altro” che, articolato in sei incontri, si è svolto dal novembre al dicembre dello scorso anno nell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania su iniziativa del dott. Orazio D’Antoni, responsabile dell’hospice “Giovanni Paolo II” ubicato nello stesso presidio ospedaliero, con l’ausilio dei giovani dell’associazione “Svegliati università”, coordinati dai consiglieri del corso di laurea in medicina e chirurgia Martina Puglisi, Giuseppe Sotera e Stefania Adragna, e dei consiglieri del corso di infermieristica Silvia Borzì e Roberto Grasso. “Alleviare la sofferenza di chi non può ottenere più benefici dalle terapie praticate fino all’arrivo in hospice – ha detto D’Antoni durante una lezione dedicata alla differenza tra cure palliative ed accanimento terapeutico – è per noi un vero e proprio atteggiamento mentale, che è costantemente rivolto al trattamento globale della persona che a causa della propria inguaribilità è sofferente nel corpo, nella mente, nello spirito; e con questo corso vorremmo riuscire a contagiare della nostra mentalità chi si occupa, o vuole occuparsi, dei nostri ammalati per noi così speciali”. Ma delle cure palliative usufruiscono anche i bambini, ed è stato il dott. Pasqualino Quattrocchi, responsabile dell’hospice pediatrico catanese “La casa del bambino” dello stesso nosocomio, che ha condiviso con i partecipanti la propria esperienza di medico a contatto ogni giorno con i piccoli pazienti che vivono nella sofferenza. Anche l’aspetto spirituale assume grande importanza nell’assistenza in hospice, e di questo si sono occupati durante due lezioni i sacerdoti Giuseppe Maieli, che ha sottolineato come sia importante il conforto che giunge dalla fede, ed Antonio Sapuppo, che ha commentato in ottica religiosa l’attualissimo tema del suicidio assistito. Le psicologhe dell’hospice di Catania, Maria Pantellaro e Selene Bruccheri, hanno invece affrontato gli aspetti psicologici dell’approccio con i pazienti e le loro famiglie: la prima discutendo della metodologia più idonea per comunicare le cattive notizie evitando pericolose reazioni psicologiche avverse; la seconda parlando del lutto come processo di crescita e trasformazione di chi perde un proprio congiunto. Per quanto attiene ai servizi relativi alle cure palliative ed erogati ai cittadini, Il dott. Giuseppe Squillaci, referente aziendale delle cure palliative nel catanese, ed i responsabili di importanti associazioni onlus (SAMOT, SAMO e ANDAF) hanno condotto incontri esplicativi al riguardo, mentre i presidenti ed alcuni componenti delle associazioni di volontariato che prestano il proprio servizio nell’hospice di Catania (AVULSS, VOI, UNITALSI, LILT) hanno illustrato i principi e la tensione morale che ispirano il volontariato in questa particolare struttura sanitaria. Infine, il giudice Gaetano Cataldo ha spiegato i concetti che stanno alla base del consenso informato in ambito sanitario e nel settore riguardante le cure palliative, il medico legale Giuseppe Maria Rapisarda ha parlato dei profili di responsabilità professionale in tali ambito e settore, e la psicologa Angela Intelisano ha descritto cause e sintomi dello stress correlato al lavoro. Il corso si è così rivelato quale interessante ed utile esperienza formativa che, sostenuta dai vertici dell’ARNAS-Garibaldi di Catania (il dott. Fabrizio De Nicola, direttore generale; il dott. Giuseppe Giammanco, direttore sanitario aziendale; il dott. Giovanni Annino, direttore amministrativo), nonché dal prof. Agostino Palmeri (presidente del corso di laurea in medicina e chirurgia dell’università etnea) e dal dott. Angelo Gambera (coordinatore del corso di laurea in infermieristica), verrà nuovamente proposta quest’anno per diffondere ed ampliare ulteriormente la cultura delle cure palliative in chi già se ne occupa ed in chi ha in animo di dedicarvisi.

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