Non basta una giornata per affrontare il problema della violenza sulle donne e sui minori. E così a pochi giorni dalla celebrazione del 25 Novembre ci si rende conto di come si tratti di una questione ancora oggi fortemente sottovalutata specie dalle istituzioni sanitarie nonostante i moniti della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono i presupposti per il varo del Progetto “Per non sentirmi sola” che intende contrastare la violenza maschile puntando sull’emersione di un sommerso fatto di mancate denunce ed omissioni a tutti i livelli. “Puntiamo innanzitutto al riconoscimento che tale violenza si configuri all’interno della nostra società come un fenomeno di carattere strutturale, non fatto quindi solo di episodi o di emergenza” spiega la promotrice, la consigliera Ersilia Saverino che Martedì 13 dicembre presenterà a Palazzo degli Elefanti –  Aula del Consiglio Comunale il progetto. Interverranno: la Prof.ssa Daniela Fonti – Preside dell’Istituto scolastico San Domenico Savio Catania la cui  relazione sarà accompagnata da un audiovisivo realizzato dagli studenti presenti in aula per commentarlo, il Dott. Carmelo Zaffora – Direttore dell’Istituto di Igiene Mentale di Catania, psichiatra, scrittore, autore di numerosi libri ed espositore in varie mostre internazionali, la Dott.ssa Nadia Mannino, Commissario della Polizia Municipale di Catania, la Dott.ssa Carmela Puleo, Dirigente medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi di Catania, Coordinatrice del Team Codice Rosa, l’ Assessore Evelyn Garofalo del Comune di Tremestieri Etneo, la dott.ssa Patrizia Garaffo, psicologa, la Dott.ssa Luana Chiarenza – responsabile UNICEF – Catania ed il Dott. Marcello La Bella, Dirigente Polizia Postale.  Il Progetto “Per non sentirmi sola” – anticipa la Saverino – ha come finalità generale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica all’orribile fenomeno della violenza sulle donne attraverso la realizzazione di creazioni pittoriche su delle panchine già ubicate nella propria città. Ogni manufatto sarà unico e irripetibile e diventerà il simbolo per non dimenticare ogni singola donna che ha subito violenza fisica o psichica nella propria vita. Si articolerà attraverso attività pratiche per la realizzazione delle creazioni pittoriche che si svolgeranno presso il proprio comune di appartenenza con tempi da concordare.