Il convegno si svolge nella sede dell’ARS ed ha tra i suoi promotori Santina Castellino, Consigliere del Direttivo nazionale della Società italiana di Nefrologia
“La Malattia Renale Cronica – spiega la Castellino – è un’epidemia in continua crescita e un serio problema di salute pubblica Questa patologia , tanto dimenticata quanto diffusa e di impatto , negli ultimi anni, ha visto una crescita esponenziale a livello mondiale e viene riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un problema di salute pubblica. Si prevede infatti che aumenterà del 17% nei prossimi dieci anni. La sua diffusione è diventata allarmante anche in Italia, dove si attesta al primo posto tra le malattie croniche per rilevanza epidemiologica, gravità e invalidità, peso assistenziale ed economico. Tra queste, l’insufficienza renale è anche tra le prime cause di morte: rispetto al 1990, oggi è più che raddoppiato il numero di coloro che si ammalano e muoiono. Le complicanze – tra cui la difficoltà di diagnosi e di accesso alle cure sono infatti numerose. In Italia coinvolge il 7,5% degli uomini, il 6,5% delle donne per un totale di circa 4-5 milioni di persone. Anche nei bambini, la malattia renale è in crescita con un’incidenza di 12.1 casi per anno per milione di abitanti nella popolazione tra gli 8,8 e 13,9 anni . Secondo i dati diffusi dalla Società Italiana di Nefrologia , in Italia ci sono 50 mila pazienti che si sottopongono a dialisi ed ogni anno si registrano circa 10.000 nuovi casi di pazienti con insufficienza renale che necessitano di dialisi cronica. Il costo del trattamento sostitutivo della funzione renale e cioè della dialisi è altissimo. Non solo in termini di limitazioni della qualità ed aspettativa di vita ma anche per il grave peso sull’ economia sanitaria. Ogni paziente in dialisi cronica – costa un minimo di 50.000 euro/ anno. La spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si espande al di là del semplice trattamento dialitico, per necessità di terapie farmacologiche di supporto, ricoveri, esami, ed perdita di produttività lavorativa di pazienti e di care givers che, nell’ insieme, raggiungono livelli estremamente rilevanti. In Sicilia , circa 1 milione di persone sono affette da malattia renale cronica a vari stadi e 4700 pazienti effettuano la dialisi . I registri nazionale e regionale evidenziano che questa patologia ha in Sicilia, , una maggiore rilevanza rispetto ad altre regioni , e un peso assistenziale ed economico che si traduce per il sistema sanitario regionale, in costi stimati di oltre 300 milioni di euro /anno. Per ridurre l’impatto della malattia e i costi sociali ed economici risultano fondamentali programmi di prevenzione organizzati ,da attuare con il rafforzamento delle strutture di Nefrologia Dialisi e Trapianto e integrando la rete specialistica con la Medicina Generale e il Territorio . Il ruolo del Medico di Medicina Generale risulta fondamentale in tutte le fasi della prevenzione della malattia renale cronica :dalla prevenzione primaria alla diagnosi precoce ,al rallentamento della progressione del danno renale e cardiovascolare che vi si associa.La SIN, Società Italiana di Nefrologia e la Sezione Regionale della Società ,insieme agli Ordini dei Medici, sono impegnati insieme alle associazioni a sviluppare la cultura della prevenzione, una puntuale informazione sulla patologia, la sua evoluzione ed i suoi costi presso istituzioni, classe medica ed opinione pubblica Ma soprattutto a promuovere un’azione comune nell’affrontare le diverse problematiche relative alla malattia renale, in particolare attraverso un rapporto sempre più integrato tra Nefrologi e Medici di Medicina Generale”.
Nel corso dell’evento che avrà luogo Mercoledi 18 Gennaio 2017 presso la sede dell’Assemblea Regionale – Sala Piersanti Mattarella dalle ore 10.00 alle 13,00 si discuterà dei dati della Malattia Renale Cronica nazionali e regionali e ancora , del Documento della Malattia Renale Cronica e della Prevenzione. Uno specifico argomento riguarda il Ruolo dell’Ordine dei Medici con l’intervento del Presidente prof Massimo Buscema, e dei Medici di Medicina Generale nelle patologie croniche renali . Il dibattito moderato da Nuccio Sciacca, prevede la presenza dei massimi rappresentanti della Società italiana di Nefrologia, e di numerosi esperti