Il Consiglio dell’Ordine dei medici chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Catania, riunito con pochissime defezioni peraltro giustificate, ha scelto la linea della continuità pur pretendendo dal Presidente Massimo Buscema, al centro nelle ultime settimane di un forte attacco mediatico, una dichiarazione di estraneità ai fatti. “Facendo specifico riferimento a recenti fatti di cronaca che, mio malgrado, hanno visto il mio coinvolgimento personale – ha dichiarato e sottoscritto Buscema – tengo a rassicurare e precisare al Consiglio dell’Ordine da me presieduto che risulta infondato e falso quanto, in maniera speculativa, si voglia far credere anche da certa stampa, che il mio comportamento abbia violato in alcun modo il codice deontologico a cui ritengo essermi sempre scrupolosamente attenuto. Piuttosto sono fiducioso che tale mio operato sia al più presto chiarito nei tempi e nelle sedi opportune affrancando codesto Consiglio da ombre e dubbi su comportamenti non consoni e deontologicamente censurabili che affermo ancora una volta non essere mai avvenuti nelle modalità descritte e che attualmente sono attualmente al vaglio delle Autorità competenti, nell’operato delle quali ripongo la massima fiducia ed aspettativa di una celere e positiva risoluzione”. Insomma Buscema, riprendendo un memorabile “Io non ci sto!” del Presidente della Repubblica Scalfaro che nel 1993 contrattaccò così con un messaggio a reti unificate e in una diretta tv che fece epoca, prende le distanze dalla campagna mediatica scatenata contro di lui ed invita “a rimanere saldi e sereni rigettando questo gioco al massacro”. Il Presidente Buscema, che è stato il più votato alle elezioni che hanno chiamato alle urne quasi undicimila medici ed odontoiatri di Catania e provincia, rilancia sull’ampia e fattiva progettualità attivata in questi anni e si dice “comunque pronto alla rimodulazione del Direttivo ordinistico a partire dalla mia stessa carica”.