Ordine accanto ai medici vittime di aggressioni e violenze

Ordine accanto ai medici vittime di aggressioni e violenze

22 Ottobre 2019 Redazione 0

Anche se commissariato l’Ordine dei medici ed odontoiatri della provincia di Catania prosegue regolarmente il suo percorso di doveri istituzionali e non manca, in particolare, di essere vicino agli iscritti che si sono trovati al centro di episodi di violenza durante l’esercizio della loro professione. Sono state due giornate intense, infatti, quelle dei commissari Amato, Mancuso e Iacopino, i primi due presidenti in carica degli Ordini di Palermo ed Enna, che hanno voluto incontrare tre medici catanesi coinvolti in drammatiche aggressioni ai loro danni verificatisi a settembre 2017 nella Guardia medica di Trecastagni e qualche settimana fa nel Presidio ospedaliero Garibaldi Nesima. Lunedì nella sede ordinistica di viale Ruggero di Lauria il colloquio con Serafina Strano si è protratto per oltre due ore ed ha riguardato la pratica  assicurativa attivata per il risarcimento del danno patito dal medico in conseguenza dei gravi fatti di  violenza subiti durante lo svolgimento de  l servizio di continuità assistenziale nel presidio dell’ASP a Trecastagni. “Abbiamo inviato una lettera al direttore generale ed all’ufficio legale dell’ASP – spiega Toti Amato – per avere chiarimenti sulle  ipotizzate inadempienze dell’Azienda sanitaria, per conoscere quale sia l’effettivo stato della pratica e quali adempimenti siano stati posti in essere per la pronta attivazione della procedura assicurativa e se, comunque l’ASP  abbia intenzione di  adoperarsi per risarcire direttamente il medico vittima di una brutale aggressione in servizio”.

Nella foto Toti Amato

Martedì è stata la volta dei due medici ospedalieri del reparto di Otorinolaringoiatria del Garibaldi Nesima, Riccardo Fresta e Salvatore Ronsivalle, al quale Mancuso ha rinnovato la solidarietà dell’Ordine ma anche il pronto impegno nei tempi di legge per una costituzione parte civile dell’organo che rappreenta la categoria. “I colleghi hanno gradito molto la richiesta di incontro da parte dell’Ordine – aggiunge Renato Mancuso -sono momenti in cui al dolore fisico si aggiunge un forte senso di solitudine e smarrimento ed avere accanto una istituzione forte e presente sul territorio allevia il disagio”.

Nella foto Renato Mancuso

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Redazione

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