In una edizione di Expodental Meeting di grande successo per numero di visitatori, Sabato 19 maggio, a Rimini, COI AIOG, ANDI, Fondazione ANDI e SIOH, con il supporto di UNIDI e con il patrocinio della CAO Nazionale, davanti a oltre cento partecipanti hanno presentato il progetto di Medicina Odontoiatrica: “L’Odontoiatria nei soggetti fragili e nei pazienti con patologie sistemiche“.
Il Progetto, avendo ben chiaro i principi etici e deontologici, propone tematiche scientifiche e di ricerca nella pratica quotidiana e nasce dall’esigenza di approfondire, nonché sviluppare, gli aspetti del trattamento odontoiatrico nei pazienti vulnerabili ed in coloro che sono affetti da patologie sistemiche. La conoscenza dell’Odontoiatria Speciale, inoltre, è per ogni medico e per ogni odontoiatra un requisito fondamentale per lo svolgimento della propria professione, volto ad esercitare con scienza, coscienza, dignità e indipendenza senza alcuna discriminazione verso alcun paziente.
Il Progetto aveva visto un primo incontro a Catania a febbraio, all’interno di Expo Odonto Sud. Ad aprire i lavori della mattinata la dott.ssa Gianna Pamich, presidente nazionale UNIDI, che si è detta ben felice, personalmente ed a nome di UNIDI, di supportare un progetto formativo di così alta valenza sociale. A seguire il dott. Alessandro Nisio, membro della commissione CAO Nazionale, ha portato il suo personale saluto e quello del presidente CAO Nazionale dott. Raffaele Iandolo, sottolineando come la CAO Nazionale sia ben lieta di patrocinare tutte quelle iniziative formative che si occupano di Special Care Dentistry.
Quanto sia importante la formazione per un corretto approccio ai pazienti special care è stato sottolineato nei saluti iniziali da Maria Grazia Cannarozzo, presidente nazionale COI AIOG, da Marco Magi, presidente nazionale SIOH, da Mauro Rocchetti, vicepresidente vicario ANDI, e da Ivan Mancini, presidente Fondazione ANDI. Formazione e prevenzione per una buona salute orale e una buona salute generale. Concetti ribaditi nelle relazioni iniziali di Maria Grazia Cannarozzo e Mauro Rocchetti, laddove, causa un progressivo aumento dell’età media e un invecchiamento della popolazione (dati Istat) avremo nei nostri studi pazienti in condizioni di comorbilità e in polifarmacoterapia. Cambia quindi l’approccio e la gestione del paziente, come ribadito da Ivan Mancini.
Giuseppina Campisi ha illustrato in maniera egregia come per tali categorie di soggetti vi siano dei network digitali che consentano una adeguata “simultaneous oral care” con l’organizzazione di percorsi validati, omogenei e condivisi che prevedano corsie preferenziali per l’accesso da parte dell’utenza alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche delle problematiche orali direttamente e/o indirettamente correlate alla patologie di base.
Federica Demarosi ha invece portato l’esempio virtuoso di un servizio pubblico, ben organizzato, che tratta le più comuni problematiche orali dei pazienti con special needs e si pone come modello virtuoso a cui richiamarsi, sottolineando ulteriormente la centralità dell’odontoiatra e dell’igienista dentale nella fase di prevenzione.
Elena Pozzani ha infine approfondito le strategie di mantenimento della salute orale partendo dal concetto della medicina narrativa e di positiva relazione medico-paziente, attraverso l’approfondimento dei “determinanti della salute”, nonché attraverso le strategie di motivazione del paziente a mantenere una corretta igiene orale domiciliare, una sana alimentazione e stili di vita che assicurino un buon controllo della salute generale ed orale.
Eccellente l’organizzazione dell’evento, accreditato ECM e gestito dal provider Beta Eventi.
Questo progetto rappresenta un connubio fondamentale di confronto scientifico e di ricerca clinica tesa a migliorare le condizioni di salute e di vita del paziente fragile. L’augurio e l’obiettivo è poter continuare a sviluppare questi incontri, come momenti formativi ed educativi, per i tanti odontoiatri che si occupano di Special Care Dentistry.