L’intervento eseguito nella sala Angiografica dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia del Presidio Ospedaliero Garibaldi Centro diretta da Antonio Scavone. Il paziente era stato colpito da ictus ischemico acuto. Giunto in emergenza al Garibaldi in grave stato di coma (Glasgow 4), visitato dal Neurologo di Stroke Unit, veniva subito condotto presso la Radiologia di Pronto Soccorso, dove è stata diagnosticata una occlusione della basilare, arteria cerebrale fondamentale per il mantenimento delle funzioni vitali. Trasferito, quindi, in sala Angiografica veniva successivamente operato per via endovascolare per rimozione dell’occlusione arteriosa, tramite tecnica di tromboaspirazione. L’intervento eseguito dall’equipe di Neuroradiologia Interventistica, guidata da Gianluca Galvano (al centro nella foto con Clara Di Lorenzo e Antonio Ragusa che lo hanno coadiuvato), con l’assistenza anestesiologica di Giuseppe Rapisarda nonché con l’ausilio del personale tecnico ed infermieristico, si è risolto con successo, ricanalizzando celermente il vaso occluso e ripristinando così il normale circolo cerebrale. Il paziente, dopo essere stato trasferito nella Rianimazione dell’Azienda ospedaliera Policlinico- Vittorio Emanuele, per indisponibilità di posti letto nella Rianimazione del Garibaldi, all’indomani della procedura si è risvegliato dal coma con recupero completo dello stato di coscienza e senza deficit motori e quindi, estubato, è stato ricoverato presso la Stroke Uniti del Garibaldi diretta da Antonio Pavone. Dalla fine dello scorso anno ad oggi sono stati numerosi gli interventi endovascolari per il trattamento dell’ictus ischemico acuto eseguiti dall’equipe di Neuroradiologia Interventistica del Garibaldi, voluta dal direttore dell’Unità Operativa di Radiologia del Garbaldi-Centro, Antonio Scavone, oggi in aspettativa perché chiamato al ruolo di Assessore Regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e al Lavoro. Ad oggi in Italia, negli ospedali più attrezzati, e tra questi l’Azienda Garibaldi, guidata dal Direttore Generale Fabrizio De Nicola, esistono due possibili terapie per la fase acuta dell’ictus ischemico, eseguibili singolarmente o in accoppiata (bridging therapy), in relazione alla gravità e al tempo di insorgenza dei sintomi. La prima, eseguita dal Neurologo di Stroke Unit, prevede la somministrazione di un farmaco endovena (Alteplase) che ha lo scopo di sciogliere il grumo di sangue che causa l’ostruzione delle arterie del cervello. La seconda, eseguita dal Neuroradiologo interventista, è una procedura endovascolare e consiste, tramite accesso dall’arteria femorale all’inguine, nell’introdurre un catetere fino al vaso cerebrale sede dell’ostruzione, per rimuovere completamente il trombo tramite l’utilizzo di specifici Stent (Trombectomia) o cateteri di aspirazione (Tromboaspirazione). Tali terapie devono essere somministrate il più presto possibile al fine di ridurre il rischio di morte e di disabilità per il paziente. La Neuroadiologia del Garibaldi è da anni un punto di riferimento regionale per il trattamento delle patologie vascolari cerebrali, assumendo negli ultimi mesi un ruolo primario nel trattamento endovascolare dell’Ictus ischemico acuto, affiancando la Neuroradiologia del Policlinico di Messina che in Sicilia ha fatto da apripista per queste procedure. Il trattamento dell’Ictus ischemico acuto nella nostra regione è vicino a una completa e capillare organizzazione; nei prossimi giorni infatti si riuniranno i componenti della Commissione regionale per la Neuroradiologia Interventistica, voluta dall’Assessore regionale alla salute dott. Ruggero Razza, costituita dai responsabili di Neuroradiologia delle aziende Garibaldi di Catania, Cannizzaro di Catania, Policlinico di Messina, Civico di Palermo e S.Elia di Caltanissettta con lo scopo di redigere, in accordo con i Neurologi delle relative Stroke Unit, una rete di centri specializzati destinata al trattamento dell’Ictus acuto in Sicilia.