Malattie mentali, una nuova pandemia

Malattie mentali, una nuova pandemia

2 Novembre 2023 di: Angelo Milazzo 0

Una pandemia dopo la pandemia: è quella delle malattie mentali, che ha fatto rilevare un incremento delle diagnosi di almeno il 30%. Lo ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma lo costatiamo anche tutti i medici nella nostra attività quotidiana. La prevalenza dei disturbi della mente sta per superare quella delle patologie cardiovascolari. A puntare i riflettori su questa nuova emergenza sono tutti i più importanti Organismi Internazionali. Particolarmente importanti sono state le affermazioni della Società Italiana di Psichiatria (SIP) in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale e dei 150 anni della sua fondazione. Per i colleghi psichiatri è in atto una “policrisi” in cui: pandemia, guerre, inflazione, e turbolenze sociali stanno facendo da detonatore al disagio mentale. I disturbi colpiscono soprattutto le categorie più fragili: bambini e adolescenti, donne, anziani, fasce sociali svantaggiate. Nonostante ciò, le risorse a disposizione dei Servizi di Salute Mentale pubblici sono ormai sotto il 3% del fondo sanitario nazionale, mentre l’indicazione europea sarebbe del 10%. I Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) sono diminuiti notevolmente di numero e stanno soffrendo una profonda crisi di personale, soprattutto medico. Si stima che entro il 2025 mancheranno all’appello altri mille psichiatri. Si assiste ad un incremento generalizzato di aggressività e violenza nei confronti di tutti gli operatori della sanità, soprattutto nell’ambito dei pronto soccorsi e delle psichiatrie. Grazie alla ricerca sono stati fatti progressi nella diagnosi precoce, nella prevenzione e nella terapia. E pur tuttavia si fatica ancora a parlare dei disturbi mentali come di vere e proprie patologie, cause di intensa sofferenza soggettiva e grave compromissione del funzionamento biologico e psicosociale. A tutto ciò si aggiungono i gravi pregiudizi e gli eccessivi timori nei confronti delle terapie psicofarmacologiche. Queste, anche quando vengono correttamente prescritte, nella maggior parte dei casi non vengono praticate da parte dei pazienti. E’ cronaca di questi giorni il “caso Fedez”. La grave ricaduta dei suoi disturbi depressivi è stata probabilmente causata da una sospensione arbitraria della terapia a lui prescritta.

 Mancano poi drammaticamente le strategie preventive, che possono orientare verso stili di vita protettivi e valorizzare i punti di forza che ogni persona possiede. Anche nel recente Documento di Economia e Finanza (NADEF) viene riportato che solo il 10% degli assistiti ha accesso a interventi psicologici o a psicoeducazione. Solo in un terzo dei casi si realizzano interventi rivolti specificamente alle famiglie. Le malattie mentali incidono almeno per il 4% del PIL, tra spese dirette e indirette. 

 I disturbi mentali possono causare una diminuzione dell’aspettativa di vita di almeno 10 anni.  Una diffusione enorme hanno manifestato in particolare i disturbi depressivi. Ormai si stima che questi interessino una persona su tre. Possono anche avere conseguenze dirette nella patogenesi di malattie oncologiche, cardiovascolari, metaboliche e polmonari. Molto influiscono le condizioni sociali. Fra i disoccupati, ad esempio, il rischio di depressione è triplo. Recenti ricerche dimostrerebbero che la depressione ha anche un ruolo nel favorire il decadimento cognitivo nell’età anziana. Anche il Presidente Mattarella ha affermato che “… le disfunzioni mentali sono circondate da un silenzio frutto del pregiudizio e questo non fa altro che alimentare il disagio…”. Il nostro è l’unico Paese al mondo che ha abolito i manicomi e gli ospedali psichiatrici giudiziari. Ha un numero senza pari in Europa di servizi territoriali, che, però, soffrono di gravissime carenze organizzative e di personale. Inoltre si muovono in un ambito legislativo ormai inadeguato.

Giovani e salute mentale

Sempre in occasione della Giornata, i colleghi della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) hanno rilanciato l’allarme disagio tra i minori. Affermano che negli ultimi anni l’aumento delle visite neuropsichiatriche infantili urgenti è stato: “esponenziale”. Un incremento particolarmente drammatico ha riguardato i disturbi dell’alimentazione, in particolare l’anoressia, e disturbi quali: autolesionismo e ideazioni o comportamenti suicidali. Tutti questi disturbi sono più frequenti nel sesso femminile. 

L’OMS-Europa ha rilevato che un terzo degli adolescenti ha sperimentato di sentirsi nervoso o irritabile più di una volta alla settimana, negli ultimi sei mesi. L’Unicef, assieme al Policlinico Gemelli, ha realizzato il progetto “WITHYOU-la psicologia con te”. E’stato rilevato che il 39% della popolazione esaminata soffre di una sintomatologia ansioso-depressiva che potrebbe sfociare in una definitiva psicopatologia. Sempre i dati rilevati da SINPIA dimostrano che Il 20-40% dei ragazzi e degli adolescenti presenta elevati livelli di sofferenza psichica. Almeno 2 milioni di ragazzi nel nostro Paese soffrono di disturbi psichici rilevanti.  Rilevazioni analoghe sono stare effettuate dall’Università di Milano. Gran parte dei quadri depressivi esordisce nell’adolescenza (una femmina su 4 e un maschio su 10), ma spesso sono preceduti da altri disturbi, come quelli del sonno. Il 59% dei casi di disturbi della condotta alimentare riguarda ragazzi tra i 13 e i 25 anni d’età, ma il 6% ha meno di 12 anni. In Italia il suicidio rappresenta la prima causa di morte tra gli adolescenti. Numerose ricerche indicano inoltre che in molti casi i quadri clinici conclamati in adolescenza rappresentano l’evoluzione di condizioni spesso sub-cliniche nel bambino. I disturbi propri del neurosviluppo ad esordio nei primi anni di vita rappresentano i precursori per traiettorie evolutive psicopatologiche gravi, che si manifestano poi con maggiore impatto nell’adolescenza. In questa ottica, la Federazione Italiana dei Medici Pediatri di Catania sta presentando un importante progetto alla nostra ASP.   

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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