Angelo Milazzo
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
Organo Ufficiale di Informazione e Formazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania
Una percentuale significativa di soggetti che sono stati affetti da Covid-19 vanno incontro ad una condizione di persistenza di sintomi e di complicanze. Una revisione della letteratura realizzata recentemente sul Journal of the Royal Society of Medicine ha riportato che i sintomi che vengono riferiti più frequentemente sono: spossatezza, difficoltà respiratorie, mialgie, artralgie, cefalea, tosse, dolori al torace, alterazione del gusto e dell’olfatto, diarrea.
Altri sintomi frequentemente riscontrati sono: disturbi e difficoltà di tipo cognitivo, perdita della memoria, ansietà e disturbi del sonno. Oltre a sintomi a complicazioni, le persone affette riferiscono spesso peggioramento della qualità della vita e della capacità lavorativa. Lo stesso Studio inoltre dimostra, che la presenza di più di 5 sintomi nella prima settimana di infezione è significativamente associata allo sviluppo di Long Covid. Del resto, in passato, anche il 25% dei pazienti che erano stati affetti da Sars o Mers, avevano dimostrato riduzione della funzionalità polmonare e della capacità di esercizio fisico.
Un’altra ampia revisione della sintomatologia da Long Covid è stata recentemente pubblicata sulla Rivista EClinical Medicine. Gli autori sono riusciti ad arruolare online 3762 pazienti di 56 diverse nazioni, riuscendo a far compilare un questionario con ben 207 domande. Sono stati segnalati ben 203 sintomi a carico di 10 organi, sistemi ed apparati: psiche e sistema nervoso, organi genitali e apparato riproduttivo, sistema cardiovascolare, muscolo-scheletrico, immunologico, oculare e Orl, respiratorio, gastrointestinale, dermatologico. Oltre 66 sintomi hanno dimostrato persistenza oltre i 6 mesi. Una combinazione di sintomi: neurologici, cognitivi e sistemici ha dimostrato la maggiore persistenza. Il 65,2% ha riferito persistenza dei sintomi oltre i 6 mesi e la maggioranza di loro ha riferito sintomi analoghi a quelli dello Studio della Royal Society: stanchezza, malessere da sforzo, disturbi di tipo cognitivo, sintomi sensoriali e motori, cefalea, disturbi della memoria.
In campo endocrinologico, uno studio di Autori italiani condotto su 551 pazienti Covid e pubblicato su Nature Metabolism ha riportato che durante l’infezione il 46% dei pazienti aveva una glicemia elevata non preesistente e che tale anomalia può persistere anche dopo 2 mesi, dopo guarigione da Covid. Il virus inoltre può infettare le cellule del pancreas e la complessa tempesta citochinica può alterare il controllo della glicemia, e del metabolismo. Le persone affette da Long Covid riferiscono spesso di sentirsi abbandonate, incomprese, di dover “soffrire in silenzio”, nonché di ricevere consigli inadeguati e contrastanti.
Tutti gli Autori concordano sulla esigenza di realizzare modelli e strutture di assistenza dedicati ed integrati per i pazienti con Long Covid. Nel nostro territorio già si registrano esempi di eccellenza in campo cardiologico e pneumologico.
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
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