Gentile collega, donna e medico, apprendo una notizia agghiacciante e sento subito il bisogno di scriverti per esprimere a Te e a tante altre colleghe, la mia e la nostra gratitudine come comunità medica : si! gratitudine! Perchè sei l’agnello sacrificale di una sanità che ogni giorno umilia noi medici e i cittadini che ne debbono usufruire e, malgrado ciò, tutti noi continuiamo a fare il nostro lavoro con dedizione, con coraggio, con spirito di servizio. Tu sei per noi un esempio di tutte queste doti perchè rappresenti l’anello della catena più sfruttato, meno attenzionato e meno pagato. Perciò chiedo a Te e a tutte le donne che, come Te, rischiano per un pezzo di amaro pane, la loro incolumità fisica e psichica, perdono per la nostra superficialità, la nostra negligenza il nostro egoismo. Ricordo a me e a tutti che grazie a Voi medici di guardia medica NOTTURNA e FESTIVA!! che noi medici tutti possiamo dormire sonni tranquilli e ricordo a coloro, del quali io non faccio parte, che hanno biasimato il Vostro lavoro definendolo inutile e quasi parassitario, che la guardia medica è stata, è e sarà sempre un pilastro da difendere della sanità pubblica. La comunità medica tutta catanese e nazionale da questo orrendo episodio di violenza deve trarre insegnamento e attenzionare molto di piu’ la continuità assistenziale e, in particolare, il problema della sicurezza specie per le donne medico.
Luigi Piccolo medico di famiglia.