S. Percolla e C. Rinzivillo presentano il Meeting.
La “Mal-Nutrizione” è il tema del Convegno primaverile organizzato dalla Associazione Cenestesi onlus di Catania che vede coinvolta l’Università degli studi di Catania ed è patrocinata dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Catania, dalla ASP 3 di Catania e dalla SINPE (Società Italiana di Nutrizione e del Metabolismo) e vede la presenza di esperti relatori e moderatori locali, regionali e nazionali. In una apparentemente evoluta società del “benessere” la “Mal –Nutrizione” in eccesso o in difetto è sempre più presente e paradossalmente sottovalutata, misconosciuta o ignorata. La prima sessione del Corso è dedicata all’obesità con particolare attenzione alla obesità infantile e dell’età adulta, nonché al corretto approccio multidisciplinare a tale patologia. “Che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo” recitava Ippocrate quasi 2500 anni addietro. Oggi, più che mai questo assioma è attuale e profetico . Le recenti scoperte sulla flora batterica intestinale quale assoluto garante del nostro stato di salute hanno aperto uno scenario straordinariamente nuovo nella conoscenza dei batteri che ospitiamo, o , a dir meglio, che ci ospitano. La seconda sessione della giornata affronta le attuali problematiche delle malattie correlate ad una alterazione della flora batterica (Gut microbiota) che vive nell’intestino costituita da decine di trilioni di microrganismi, tra cui almeno 1000 specie differenti di batteri noti con più di 3 milioni di geni (150 volte più dei geni umani). Un terzo del microbiota intestinale è comune alla maggior parte delle persone, mentre due terzi sono specifiche. In altre parole, il microbiota di ogni intestino è una carta d’identità individuale. Alcune delle funzioni vitali sono legate alla digestione ed assimilazione dei cibi, alla produzione di vitamine (B e K), al mantenimento dell’integrità morfo funzionale della mucosa intestinale ed alla modulazione del sistema immunitario. Un microbiota intestinale sano è quindi fondamentale per garantire non solo un buon funzionamento digestivo, ma una “cenestesi” ottimale di tutto l’ospite. La scoperta di una stretta correlazione tra primo e secondo cervello (il tratto gastroenterico) ha attualmente la porta a rivoluzionari approcci alla terapia di molte patologie apparentemente non correlate al tratto gastroenterico. L’asse intestinale-cervello (GBA:Gut Brain Axis) è costituito da una comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale ed il sistema enterico, collegando centri emotivi e cognitivi del cervello con funzioni intestinali periferiche assorbitive dei nutrienti ma anche neuromentali. Funzioni tanto rilevanti che il relatore suggerisce il termine “BEEE Barriera Entero-Emato-Encefalica”(per significare lo speciale e marcato riferimento ai danni concausali ‘evidence-based’ da disbiois+sindrome da intestino micropreforato nei riguardi di funzio ni e connesse gravi e diffuse patologie mentali e nervose, IN OGNI ETA’ (disattenzione/iperattività, aggravamento PCI e dei deficit cognitivi appprendimento; ansia/depressione, nevrosi e psicosi sino alla schizofrenia; sclerosi, a placche e non, nevralgie-causalgie croniche, Parkinsonismi, metalli pesanti,apteni autoimmunitari e tossioidi intracerebrali, ecc. I recenti progressi nella ricerca hanno descritto l’importanza del microbiota intestinale nell’influenza di queste . Questa interazione sembra essere bidirezionale da intestino+microbioma (=olobioma) al cervello e viceversa con collegamenti PNEI-A psiconeuroimmmunoendocrini+tessuto Adiposo e relativi meccanismi, recettoriali e non (re-omeostasi metaboliche, ormesi, biomolecole epigenetiche e/o di modulazione/segnale). In questa sessione del corso si riassumeranno le prove disponibili che supportano l’esistenza di queste interazioni, nonché i possibili meccanismi fisiopatologici coinvolti. La sessione pomeridiana del Corso verterà sulla malnutrizione calorico-proteica ed il suo trattamento. Il convegno si propone di portare all’attenzione di medici, biologi, nutrizionisti, oncologi e di tutti gli operatori sanitari coinvolti con “la presa in carico” del paziente malnutrito ,sia di età pediatrica che senile, sia oncologico, l’importanza di una corretta nutrizione. Le molteplici informazioni, spesso non corrette e non basate su “evidence based medicine” troppo spesso compromettono il già precario equilibrio di questi pazienti che richiederebbe, invece, una visione olistica che deve coinvolgere anche una nutrizione corretta, per evitare ulteriori compromissioni della salute del paziente. Gli esperti coinvolti in questo progetto come relatori presenteranno relazioni con dati basati sulle evidenze scientifiche sottolineando l’importanza di un corretto ed adeguato approccio nutrizionale nel migliorare gli indici prognostici di morbilità e mortalità secondarie alla malnutrizione, definita “malattia nella malattia” che spesso assume il ruolo di primo attore nel contesto della patologia che l’ha partorita.