L’Associazione Italiana Donne Medico (Aidm), è stata riconosciuta nel 2021 Società Scientifica dal Ministero della Salute.
Fondata a New York il 25 ottobre 1919 con il nome di Medical Woman International Association (Mwia) e poi costituitasi in Italia a Salsomaggiore Terme il 14 ottobre 1921 col nome di Associazione Italiana Dottoresse in Medicina e Chirurgia, si è sempre occupata di valorizzare il lavoro della donna medico in campo sanitario promuovendone la collaborazione fra di loro e con altre associazioni scientifiche nazionali ed internazionali.

Negli ultimi decenni l’attività scientifico-culturale si è basata principalmente sulla Medicina di Genere studiando le differenze biologiche e psicosociali tra uomini e donne, con particolare interesse all’influenza che tali differenze biologiche (definite dal sesso), associate alle socio-economico e culturali (definite dal genere), hanno sullo stato di salute e di malattia di ogni individuo (uomo, donna e LGPTq). Il tema della differenza di genere è storia recentissima. Si è passato infatti negli ultimi anni da una medicina androgenica traslata al femminile ad una medicina personalizzata così da garantire equità ed appropriatezza delle cure.

L’Aidm, caratterizzata appunto dalla multidisciplinarietà espressa dalle colleghe che ne fanno parte, riconosce l’importanza rivoluzionaria della Medicina di Genere abbracciando tutte le branche specialistiche e diffondendone la conoscenza con un approccio interdisciplinare e con una struttura capillare sul territorio nazionale, nella ferma convinzione che la parità di genere equivale alla parità di cura.
Ed ecco che, il “concetto di salute”, inteso come stato completo di benessere psicofisico e sociale, prevede così la centralità del paziente con la personalizzazione delle terapie, tenendo in considerazione oltre che la valutazione della patologia di base e del sesso biologico anche l’identità di genere, l’età, l’etnia, il livello culturale, l’orientamento religioso e le condizioni socio economiche.
La nostra sezione di Catania, presieduta dalla dott.ssa Antonella Di Stefano, in linea con la direzione nazionale, ha posto tra gli obiettivi del 2023, l’elaborazione di Trial di studio e linee guida, anche in collaborazione con altre società scientifiche, che abbiano come interesse comune le differenze di genere nei percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali e divulgandole attraverso attività scientifiche, di informazione e di aggiornamento professionale.