ISTAT: ancora divario Nord-Mezzogiorno per l’offerta ospedaliera

ISTAT: ancora divario Nord-Mezzogiorno per l’offerta ospedaliera

28 Dicembre 2017 di: Nuccio Sciacca 0

Torna l’appuntamento di fine anno con l’Annuario statistico italiano che, dal 1878, offre ai
lettori uno strumento autorevole per documentare lo stato e le trasformazioni del nostro
Paese, e dunque per conoscerlo meglio. Il volume è organizzato in 24 capitoli all’interno dei quali i dati sono presentati nel dettaglio regionale e accompagnati da un confronto sintetico con i quattro anni precedenti. Per
guidare il lettore nell’interpretazione dei fenomeni, il volume offre, per ogni capitolo, una
sintesi dei dati più rilevanti e un ampio corredo di grafici, indicatori e metadati.
L’Annuario è disponibile attraverso una pagina web del sito www.istat.it, accessibile anche
da supporti digitali (e-reader, tablet, smartphone). La pagina on line dell’Annuario contiene
inoltre grafici interattivi e permette l’accesso alla raccolta digitalizzata degli Annuari
storici a partire dal 1878. Di seguito una sintesi dei contenuti dell’Annuario riguardanti Sanità e Salute.
Nel periodo 2013-2015 il numero di medici di base è leggermente in calo (-1,2%) e pressoché
stabile il numero di pediatri (-0,5%). Cresce il numero di posti letto nelle strutture di assistenza
residenziale (4,4% in più dal 2013 al 2015) mentre si riducono i posti letto ospedalieri, soprattutto
quelli in ‘regime per acuti’. Permangono le differenze della rete d’offerta ospedaliera tra le regioni:
i posti letto ordinari per mille abitanti restano superiori al Nord rispetto al Mezzogiorno.
Negli ultimi cinque anni le dimissioni ospedaliere per acuti sono in continua discesa nonostante
l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, la riduzione dei ricoveri procede a ritmi decrescenti
(-4,3% tra 2012 e 2013 e circa -3% negli anni successivi), segnale di una progressiva
stabilizzazione del fenomeno.
L’abortività volontaria continua a diminuire: il tasso di ricorso all’interruzione volontaria di
gravidanza si mantiene, nel 2015, tra i più bassi d’Europa: 6,4 casi ogni mille donne di età
compresa tra i 15 e i 49 anni.
Stili alimentari sempre nel solco della tradizione
Le abitudini alimentari degli italiani si mantengono legate al modello tradizionale: il pranzo
costituisce nella gran parte dei casi il pasto principale (due terzi della popolazione di 3 anni e più)
e l’81,7% della popolazione di 3 anni e più fa una colazione che può essere definita “adeguata”.
Stabile rispetto al 2015 la quota di popolazione di 14 anni e più che dichiara di fumare (19,8%).

Autore

Nuccio Sciacca

Direttore responsabile


Email: nucciosciacca@cataniamedica.it

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