Non è catanese essendo nato a Castelvetrano (TP) il 13 gennaio del 1946, ma a Catania ha vissuto praticamente tutta la sua vita. “Ho frequentato il liceo classico Spedalieri dove mi sono diplomato nel luglio del 1964, anno in cui mi sono iscritto Medicina”.
- Dove ha iniziato a respirare aria medica?
- Quando ero ancora studente IV anno (1968) ho cominciato a frequentare l’Istituto di Patologia speciale medica diretto dal prof.Saverio Signorelli,avendo come primo tutor il Prof.Luciano Motta, con quale cominciai i miei primi studi riguardanti il campo del diabete e delle patologie della tiroide.Oltre al prof.Motta ho avuto la fortuna di conoscere e seguire sia nelle corsie che negli ambulatori i professori Michele Lunetta e Salvatore Ferlito, che tanta parte hanno avuto nella mia formazione di medico clinico. Il 17 luglio 1970 discutendo una tesi sul diabete mi sono laureato con 110 e lode. Da neo laureato vinsi una borsa di studio del CNR , che mi venne sospesa per adempiere agli obblighi militari, che mi tennero impegnato nella sede di Imperia come sotto tenente medico fino al giugno 1972. Rientrato in sede ritornai a frequentare la Patologia Medica del Garibaldi, prima come borsista e poi come contrattista. All’epoca non esistendo le incompatibilità dei giorni nostri, chiesi ed ottenni di poter fare anche il Medico di famiglia (1972-1979). Mentre svolgevo il mio lavoro in patologia medica, e di medico della mutua trovavo perfino il tempo per prendere le mie prime 2 specializzazioni : la prima quella di Endocrinologia a Firenze e la seconda quella di Ematologia a Catania. Nel 1976 seguii il prof.Motta presso il Centro Catanese di Medicina e Chirurgia di via Battello, e frequentando in contemporanea l’università di Padova presi nel 1979 la mia terza specializzazione in Medicina Nucleare.Nel 1980 diventai ricercatore universitario,e creai il primo servizio di Medicina Nucleare con annesso centro delle patologie metaboliche dell’osso .Nel 1992 seguii il prof.Motta presso l’Azienda Cannizzaro, dove era stato chiamato a dirigere quella che all’epoca si chiamava Istituto di Medicina Interna e Geriatria, e rapidamente creai la Medicina Nucleare del Cannizzaro, che era una sorta di unità semplice facente parte dell’Istituto diretto dal prof.Motta. Nel 2004, andato in pensione al Cannizzaro il Prof.Alfio Di Stefano, mi viene affidato il ruolo di direttore della Geriatria , ruolo che ho conservato fino al mio pensionamento.
- Cosa ricorda di questa lunga carriera?
- Ho posto sempre al centro del mio lavoro da un lato gli studenti e dall’altro i pazienti che mi hanno sempre considerato una sorta di perenne tutor. Agli studenti ho insegnato come sia importante l’approccio al malato,del quale bisogna conquistare come prima cosa la sua fiducia, che risulta essere un farmaco portentoso. Ai pazienti ho cercato di far capire che la salute, bene supremo, garantita perfino dalla costituzione , si conquista e si difende giorno dopo giorno, partecipando e mettendo in atto i giusti percorsi che il malato deve seguire per assicurarsi la condizione di persona in pieno benessere.
- Rammarichi?
- Ho specializzato , in una delle più antiche scuole di Geriatria d’Italia, voluta fortemente dagli antichi maestri della Geriatria siciliana ( Luciano Motta ed Alfio Di Stefano), centinaia di giovani Geriatri, che però sono stati costretti ad emigrare al Nord, considerata la mancanza quasi assoluta in Sicilia di strutture dedicate agli anziani,per poter lavorare da Geriatri , ma in ogni sede si sono affermati rapidamente ricevendo da tutti attestati di riconoscenza e portando alto il buon nome della Scuola di Specializzazione in Geriatria di Catania. La Sicilia ahimè sembra essere sorda al richiamo degli anziani, che aumentano giorno dopo giorno e non ci sarà un futuro per la nostra Sanità, se non si resetterà da subito l’intero sistema sanitario alla luce di questo cambiamento demografico epocale, che vede un indice di vecchiaia in continuo aumento. Limitatamente alla città di Catania esiste una sola Unità Operativa Complessa di Geriatria per acuti, presso l’Ospedale Garibaldi diretta dal Prof.Marcello Romano e nelle altre province quando va in pensione un primario di Geriatria, l’unità viene subito o declassata a semplice ed annessa alla medicina, oppure trasformata in lungodegenza (follia).Molte province in Sicilia sono totalmente prive di strutture dedicate agli anziani, e lo stesso decreto Balduzzi, che destinava una Geriatria con posti letto per 400-800 mila abitanti è stato ignorato completamente.
- Messaggi e riflessioni per i giovani…
- Non abbattetevi mai, cercate di vivere al meglio sempre, giorno dopo giorno, perché ogni “OGGI”è un dono ed è per questo che lo chiamiamo “PRESENTE”. Ricordate poi che su questa terra nulla è nostro, noi non siamo padroni di nulla, nulla ci appartiene, pertanto donate e donatevi sempre quanto più potete agli altri.
- Cosa c’è nel suo futuro?
- Una vita nuova da agricoltore, da pescatore, da allevatore di caprette, da amatore di atletica leggera, da calciatore sempre più statico, da tennista, da scrittore da Super Nonno, da volontario al servizio della collettività…….ma tutto questo sarà possibile se la Salute lo supporterà sempre.