Si è svolta allo Sheraton di Catania una due giorni sul melanoma, patologia insidiosa e letale che può però essere vinta se diagnosticata per tempo ed affidata alle cure di specialisti sempre aggiornati. Il Master course è stato organizzato da Salvatore Asero, Dirigente medico UOC Chirurgia oncologica ANAS Garibaldi e da Giuseppe Palmieri, Presidente dell’Intergruppo italiano sul melanoma. “Negli ultimi decenni l’incremento di incidenza del melanoma è stato superiore a quello riscontrato per altre neoplasie nella maggior parte dei Paesi occidentali – ha sottolineato Asero – l’approfondimento delle conoscenze sui fattori di rischio e sulle possibili cause dell’aumentata incidenza nonché la divulgazione puntale di tali conoscenze, attraverso la partecipazione a strategie di prevenzione primaria, potrebbe fornire un contributo alla riduzione dell’incidenza della malattia. Fortunatamente, la mortalità è rimasta invece pressoché invariata”.
Questo evidente miglioramento della sopravvivenza globale può essere ricondotto, secondo gli esperti, a due motivazioni fondamentali:
– identificazione precoce di melanomi sempre più sottili dovuta ad una marcata implementazione degli approcci di prevenzione secondaria, grazie alla diffusione dell’impiego di metodiche innovative di diagnosi strumentale non invasiva, nonché ad una sempre più crescente sensibilizzazione della popolazione a sottoporsi a visite di screening;
– sviluppo di nuovi approcci terapeutici di tipo “biologico” (su base molecolare e/o immunologica) nei pazienti affetti da melanoma in fase di malattia avanzata.
Il Master si colloca all’interno di un programma educazionale promosso dall’IMI, itinerante su tutto il territorio nazionale e rivolto a diverse figure professionali – con particolare riferimento a medici chirurghi, biologi e farmacisti – analizzando tutte le problematiche relative alla definizione di un corretto ed appropriato percorso diagnostico-terapeutico del paziente con melanoma: dalle basi epidemiologiche, alla diagnosi istopatologica, all’inquadramento genetico-molecolare, alla stadiazione ed al trattamento chirurgico, locoregionale e medico.
La presenza contemporanea di esperti delle varie discipline favorisce un approccio integrato per il management del paziente con melanoma, nelle diverse fasi della diagnosi e cura della malattia. Dopo una prima giornata basata su relazioni frontali estremamente aggiornate, in seconda giornata – nella Sessione “Clinical Challenges” – sono state affrontate le strategie di gestione condivisa di casi clinici emblematici dei vari sottotipi di pazienti, in maniera altamente interattiva (i partecipanti erano distribuiti in gruppi di lavoro), favorendo il confronto tra discenti e Faculty IMI su ciascuno dei diversi snodi decisionali. Tutto ciò ha dato ai partecipanti l’opportunità di un’esperienza educazionale stimolante e, soprattutto, utile nella pratica clinica.
“Il Master IMI – ha spiegato Palmieri – si propone di fornire un reale aggiornamento sullo stato dell’arte nonché su risultati ed applicazioni delle più avanzate ricerche scientifiche, in campo diagnostico e terapeutico, riguardanti il melanoma. La realizzazione del Master IMI in quattro diverse sedi in Italia ogni anno contribuisce ad una diffusione più capillare delle conoscenze su tale patologia, rendendo più omogenea la gestione del paziente su tutto il territorio nazionale. Il metodo interattivo del corso e il numero limitato dei partecipanti danno, inoltre, la possibilità di discutere gli argomenti più attuali e controversi direttamente con un panel di colleghi di indiscussa esperienza nel campo del melanoma”.