Infezioni da Streptococco e da Pneumococco

Infezioni da Streptococco e da Pneumococco

24 Aprile 2023 di: Angelo Milazzo 0

Streptococco di gruppo A

In tutti i Paesi occidentali è stato segnalato un netto aumento dei casi di infezione da Streptococco di gruppo A e di scarlattina, soprattutto in soggetti in età inferiore a 15 anni. Tale diffusione si accompagna al netto incremento in questa stagione di tutte le infezioni delle vie respiratorie. Sono risultate frequenti anche le co-infezioni con virus respiratori. In realtà l’allarme suscitato dai media è in gran parte ingiustificato. Infatti i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo di Streptococco e la malattia rimane facilmente curabile con quasi tutte le categorie di antibiotici.
Anche la recente Circolare del Ministero della Salute raccomanda che le infezioni da probabile Streptococco, quali faringotonsilliti e scarlattina, siano trattate tempestivamente con antibiotici. Ciò per ridurre il rischio di ulteriori diffusioni e di potenziali complicanze, come le malattie invasive da Streptococco di gruppo A (iGAS). Tutti i medici devono sospettare clinicamente una infezione da Streptococco quando valutano pazienti con sintomatologia compatibile, in particolare soggetti che hanno presentato una precedente infezione virale (inclusa varicella e influenza stagionale). Vanno attenzionati tutti i contatti stretti con pazienti con scarlattina o iGAS.
La circolare raccomanda particolare attenzione alle infezioni da Streptococco di gruppo A tra i residenti di strutture a lunga degenza, per l’aumentato rischio di malattia e decessi tra questa popolazione vulnerabile. Le infezioni da iGas possono presentarsi all’inizio con sintomi aspecifici: febbre, astenia, malessere generale, inappetenza. In caso di ricovero ospedaliero, devono essere implementate le misure di protezione respiratoria. In considerazione che alcune infezioni respiratorie, come influenza e varicella, possono aumentare il rischio di sviluppare forme invasive, bisogna raccomandare tali vaccinazioni, specie tra conviventi e soggetti che hanno contatti stretti. La profilassi farmacologica per conviventi e contatti stretti non è raccomandata di routine. Tuttavia una profilassi farmacologica mirata può essere presa in considerazione per i contatti stretti in età superiore a 65 anni, o per condizioni concomitanti, quali infezione da HIV, varicella, diabete mellito.

Infezioni da pneumococco: effetti a lungo termine

I danni subiti in seguito ad un’infezione da Pneumococco potrebbero causare problemi a lungo termine che possono persistere oltre la malattia, con una riduzione dell’aspettativa e della qualità della vita. Gli effetti possono manifestarsi a livello del sistema nervoso centrale, ma anche di apparato circolatorio, basse vie respiratorie e orecchio, con esiti che possono essere permanenti. Particolare interesse assume una review recentemente pubblicata sull’autorevole rivista Pneumonia. A livello dell’orecchio medio, per esempio, l’infezione può provocare accumulo di fluido che può causare una perdita d’udito di 25 decibel, con una ripresa completa molto lenta. Nei bambini possono esserci episodi ricorrenti di otite media. Nelle polmoniti è possibile un rilascio di batteri nella circolazione, con danni a livello sistemico. Sempre nei soggetti con polmoniti si può verificare una compromissione della funzionalità cardiaca. Le persone ricoverate con polmoniti acquisite in comunità hanno un rischio di mortalità che è quasi il doppio rispetto ai ricoverati per altre cause. A livello del sistema nervoso centrale circa il 30% dei soggetti che sopravvive a meningiti subisce qualche tipo di impatto neurologico o neuro-comportamentale.
L’identificazione precoce e il trattamento con antibiotici e corticosteroidi delle infezioni possono migliorare gli outcome. È assolutamente necessario incrementare le protezioni vaccinali nei bambini e, ancor di più, negli anziani. In questi soggetti bisogna a tutt’oggi usare tutte e due le tipologie di vaccini disponibili: il 13-valente a carrier proteico, e il 23-valente a carrier polisaccaridico. È auspicabile un utilizzo su larga scala del nuovo vaccino 20-valente a carrier proteico, già autorizzato da EMA e da AIFA.

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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