In un’affollata conferenza stampa, che si è tenuta presso la sala conferenze del Dipartimento di Prevenzione, alla presenza del Capo Dipartimento, dr. Francesco Blangiardi, i dirigenti medici dello S.Pre.S.A.L. – Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro: Giuseppe Miceli, Paolo Ravalli, Giorgio Arrabito e Stefania Dore hanno presentato un importante studio su: “Incidenza della patologia tumorale in una coorte di utilizzatori professionali di fitofarmaci in Provincia di Ragusa, Italia.” «Lo studio è stato realizzato – ha così aperto i lavori il dr. Giuseppe Miceli – direttore dello S.Pre.S.A.L. Asp Ragusa – grazie al lavoro di sinergia svolto assieme al Registro Tumori di Ragusa». Infatti presenti anche alcuni dirigenti medici del Registro Tumori: Giuseppe Cascone ed Eugenia Spata. «Il lavoro, tra l’altro, aggiunge il dr. Miceli – è stato presentato all’80° Congresso della SIMLII – Padova nel mese di settembre 2017, riscuotendo un significativo interesse da parte dei congressisti.». L’agricoltura intensiva in ambiente protetto (serra) è il settore più rappresentativo dell’economia della Provincia regionale di Ragusa, quindi, il sospetto che i pesticidi utilizzati nella “serricoltura” siano all’origine di patologie tumorali ritorna ciclicamente tra la cittadinanza. Da questa premessa il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di lavoro dell’ASP di Ragusa, in collaborazione con il Registro Tumori, ha deciso di indagare l’eventuale eccesso di patologia tumorale in una popolazione sicuramente esposta a pesticidi. Si tratta di uno studio retrospettivo riferito al periodo 1985-2012 su una coorte di 7585 – maschi, maggiorenni in possesso dell’autorizzazione, all’uso di fitofarmaci – dato fornito dall’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Ragusa. 43 unità – pari all’0,5% della coorte – sono andate perse al follow-up, in quanto trasferite all’estero o fuori provincia. Sono stati forniti dal Registro Tumori dell’ASP di Ragusa tutti i casi di patologia tumorale (con conferma istologica) accertati in cittadini maschi residenti nel territorio provinciale che nel periodo 1985-2012 hanno sviluppato un tumore maligno con data di incidenza successiva alla data di ingresso nella coorte di almeno un anno. Tali dati hanno reso possibile studiare in questa popolazione l’incidenza dei tumori in totale e anche organo-specifici.
I risultati raggiunti hanno registrato un eccesso di rischio statisticamente significativo (SIR=1,14 CI 95% 1.01-1.27) per i tumori della pelle “non melanoma” e ai limiti della significatività statistica per il mieloma. I risultati di questo studio spingono a continuare l’osservazione di questa coorte e ad approfondire alcuni aspetti, attraverso uno studio caso-controllo sui mielomi.