In Italia farmaci introvabili e ospedali in tilt

In Italia farmaci introvabili e ospedali in tilt

18 Gennaio 2023 di: Angelo Milazzo 0

Caccia al farmaco

Un micidiale mix di cause sta alla base del crescente allarme sulla carenza di farmaci. Pesa la guerra in Ucraina ancora in corso, con i conseguenti e concomitanti problemi produttivi legati alla crisi energetica e alla scarsità di materiali per il packaging, come vetro e alluminio. Pesano anche il picco della stagione influenzale, l’onda lunga del Covid, nonché l’impazzare del Virus Respiratorio Sinciziale, soprattutto tra i bambini più piccoli. L’onda lunga del Covid sta interessando soprattutto i Paesi asiatici produttori di principi attivi, come la Cina e l’India.
A mio giudizio influiscono pure i prezzi troppo bassi di molti farmaci, soprattutto nelle formulazioni pediatriche, imposti dalle autorità sanitarie del nostro Paese. In un mercato estremamente delocalizzato e globalizzato le materie prime e i materiali per il confezionamento, già gravemente carenti, prendono la strada verso Paesi con prezzi più elevati. Tutto ciò, a dispetto del fatto che siamo tra i maggiori produttori di farmaci.
Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Aifa sono 3200 i farmaci che scarseggiano nelle farmacie. Tra questi solo il 50% viene indicato come “facilmente sostituibile”. Non trascurabile anche il fenomeno dell’accaparramento. Infatti alcuni Paesi, come la Francia, hanno messo il tetto di un pezzo alla volta, nell’erogazione dei farmaci. A memoria di medico, non si ricorda nel passato una situazione così grave. È anche una situazione molto irregolare. Infatti le carenze di farmaci variano tra una città e un’altra, ma persino tra un quartiere e un altro. Si verifica quindi una corsa verso varie farmacie, in una sorta di grottesca “caccia al tesoro”. Farmacisti e medici stiamo facendo di tutto per indicare farmaci equivalenti, che talvolta risultano essere ancora disponibili. Spesso siamo costretti a cambiare persino molecola, cercando sempre di individuare qualcosa di terapeuticamente analogo. Per quanto riguarda le formulazioni pediatriche la situazione è decisamente molto più drammatica. I pediatri siamo persino costretti a prescrivere confezioni destinate ad adulti, per poi indicare frazioni di compresse o di bustine. Inoltre, la carenza di corticosteroidi per via inalatoria può costringere a ricorrere a preparati somministrabili per via orale.
Inevitabilmente, si è costretti a cadere nell’”off label”. Le carenze riguardano soprattutto antibiotici, cortisonici per aerosol, prodotti per la tosse, ma anche antidepressivi, antipertensivi, diuretici e neurolettici.  Tra le motivazioni che vengono indicate ci sono la “cessata commercializzazione” che può essere temporanea o definitiva. Inoltre vengono indicati da AIFA “problemi produttivi” ed  “elevata richiesta”. 

Strutture pediatriche che scoppiano

Le tante infezioni da virus respiratori nei bambini nelle ultime settimane mettono a durissima prova le strutture ospedaliere di tutto il Paese. Dalla Società Italiana di Pediatria ( SIP) arriva la sollecitazione al Governo per un rafforzamento delle terapie intensive pediatriche, in atto drammaticamente sottodimensionate. Infatti le dotazioni in Italia corrispondono all’incirca alla metà delle dotazioni di altri Paesi europei. Carenze altrettanto gravi riguardano medici ed infermieri.
La presenza concomitante di due aspetti motiva il sovraccarico. Da un lato l’età dei bambini colpiti dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), dall’altro, i casi, sempre più allarmanti, di “co-infezioni”, causate da più agenti patogeni, che colpiscono assieme lo stesso organismo. In Particolare il VRS è un virus altamente contagioso appartenente alla famiglia dei Paramyxovirus, molto diffuso nella stagione invernale. Rappresenta la principale causa di bronchioliti e polmoniti nei bambini con meno di tre anni. In questa fascia di età, praticamente tutti i bambini vengono affetti almeno una volta dal virus. Il prof Giovanni Corsello indica per Palermo i seguenti dati: incremento del 300% degli accessi in pronto soccorso, 80% dei posti letto occupati da bambini con bronchiolite.
La concentrazione di contagi da virus respiratori è legata anche al troppo rapido smantellamento delle norme di igiene: uso di mascherine, distanziamento, ecc. 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

Your email address will not be published. Required fields are marked *