Profonda commozione ha suscitato anche nella comunità medica catanese la morte di Giuseppe Liotta avvenuta a causa del maltempo mentre si recava al lavoro all’Ospedale di Corleone (nella foto). “Siamo vicini alla famiglia e all’Ordine di Palermo i cui consiglieri hanno avanzato la proposta di intestare una strada allo sfortunato pediatra”. La dichiarazione è dei due consiglieri eletti nel nuovo Consiglio dell’Ordine di Catania, Gianpaolo Marcone ed Ezio Campagna. “La sensibilità dei colleghi palermitani – continuano i due odontoiatri – è data anche dalla seduta straordinaria che hanno immediatamente convocato per stringersi attorno al dolore della famiglia. E’ un esempio di tenacia e impegno di un’intera categoria perché un medico, superando le proprie paure, è sempre pronto a prestare le sue cure ovunque serva la sua presenza, mettendo a repentaglio anche la propria vita. Ed è ciò che Giuseppe Liotta ha fatto. La notizia della sua morte dopo giorni di ricerca ha portato un grande dolore, ci riferiscono i colleghi del capoluogo, soprattutto in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed hanno avuto l’opportunità di apprezzare le sue doti umane e professionali. Sappiamo che l’Ordine di Palermo ha voluto offrire un aiuto reale per i momenti difficili che dovrà affrontare la famiglia insieme alla grave perdita ed ha deciso coralmente innanzitutto di attivare una raccolta fondi da donare alla famiglia e di sostenerla avviando tutte le agevolazioni previste dalla legge, a partire dall’accesso agli aiuti previsti dalla Fondazione Onaosi, che assiste in Italia gli orfani dei professionisti della sanità, a tutela del futuro dei figli, e ai sussidi che la Fondazione dell’Enpam mette a disposizione per gli studi e le prestazioni assistenziali degli orfani dei medici e della famiglia”. Solidarietà e vicinanza è stata anche espressa, sempre a nome di tutti i medici catanesi, ai colleghi del Reparto di Pediatria e di tutto l’Ospedale ‘Dei Bianchi’ di Corleone nel quale Giuseppe Liotta lavorava da febbraio e che sabato scorso stava cercando raggiungere per non mancare al suo turno di lavoro.