I lavori saranno aperti dal delegato regionale AMCLI, Guido Scalia. Tutti i paesi dell’Unione europea hanno una lunga tradizione nell’attuazione di programmi di vaccinazione. Ad esempio, il livello di controllo sull’epatite B, sulla poliomielite e sul tetano è eccellente in molti paesi, tra i quali l’Italia. Nonostante ciò, invece per altre malattie infettive di rilevanza sociale prevenibili con le vaccinazioni, quali il morbillo, la parotite, la rosolia, la pertosse e la varicella, il livello di controllo è diminuito drasticamente negli ultimi decenni. In Italia, la riduzione costante nel tempo delle coperture vaccinali ha determinato un aumento di circolazione di queste malattie infettive e di presenza sempre più numerosa di pazienti critici suscettibili che si ammalano gravemente, a causa della perdita dei vantaggi dell’immunità di gregge.
A marzo 2017 l’azione delle Istituzioni è stata fortemente concreta e finalizzata alla prevenzione attiva con l’introduzione del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 (decreto legge n.73/2017). Le strategie di contenimento ed eliminazione di queste malattie infettive, accanto alle misure igienico-sanitarie generali e alle misure vaccinali, prevedono la creazione di sistemi di sorveglianza efficaci e di attività di laboratorio microbiologico di elevata qualità. A gennaio 2019 è stata effettuata una rilevazione sulle coperture vaccinali per valutare l’impatto del DL 73/2017 al 31 dicembre 2018. Sono state ancora registrate differenze tra le varie regioni ma negli ultimi 2 anni si sta notevolmente riducendo la forbice. Ad esempio per il Morbillo, il range è apparentemente ampio (dal 70,84% nella P.A. di Bolzano al 94,87% nel Lazio), però, a parte la provincia di Bolzano, nessuna regione ha coperture inferiori al 90% e 11 regioni hanno una copertura >93% e <95%.
L’ Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità, dopo i tre incontri itineranti che si sono svolti nel 2018 a Milano, Perugia e Cagliari, ha voluto promuovere nuovamente nel 2019 lo stesso ciclo di incontri. Il primo appuntamento si è svolto il 5 giugno scorso a Torino.
Lo scopo è quello proprio di condividere con tutte le figure professionali coinvolte nel controllo delle infezioni/malattie prevenibili con le vaccinazioni i più recenti dati i) sulla sorveglianza, per comprendere l’impatto dei programmi di vaccinazione del paese, la prevalenza e la diffusione della malattia; ii) sulle strategie vaccinali, per comprendere il potenziale dei nuovi vaccini disponibili; iii) sulla diagnosi clinica per comprendere la gestione armonizzata dei pazienti; e, iv) sulla diagnosi microbiologica per comprendere la corretta esecuzione (nei tempi e nei modi) ed interpretazione della diagnostica di laboratorio.
La scelta di trattare le problematiche connesse alle infezioni/malattie causate dai Virus del Morbillo, Rosolia, Parotite, Varicella e dalla Bordetella pertussis, nasce dall’interesse che essi rivestono sia per loro diffusione sia per le recenti acquisizioni diagnostiche, prognostiche e terapeutiche.