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Finanziamenti MIUR per l’eccellenza della ricerca anche a Catania e Palermo

Finanziamenti MIUR per l’eccellenza della ricerca anche a Catania e Palermo

11 Gennaio 2018 Redazione 0

Selezionati i 180 Dipartimenti universitari ai quali andranno i 271 milioni di euro previsti annualmente, per il quinquennio 2018-2022, dalla legge di Bilancio 2017 per rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione. In tutto si tratta di un finanziamento pari a oltre 1 miliardo. A renderlo noto è il Miur, spiegando che i criteri di selezione sono stati individuati da una Commissione formata da 7 personalità di alto profilo scientifico e presieduta da Paola Severino. E ulteriori misure sono arrivo per il Sud, assicurano i ministri dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e della Coesione, Claudio De Vincenti. Hanno potuto presentare domanda per i finanziamenti, inviando i loro progetti di ricerca, 350 Dipartimenti inseriti nell’elenco predisposto dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione dell’università e della ricerca, sulla base di un indicatore standardizzato di performance (Ispd) individuato dalla stessa Agenzia. La selezione dei 180 Dipartimenti, indica il dicastero di viale Trastevere, è avvenuta sulla base della fattibilità dei progetti di ricerca presentati, della coerenza dei progetti con le priorità del sistema nazionale e internazionale, delle ricadute attese. Dei 180 progetti finanziati, per un totale di 1,3 miliardi nel quinquennio, 106 sono di università del Nord, 49 del Centro e 25 del Sud tra cui Palermo e Catania destinatarie di due finanziamenti dell’area giuridica. “Parliamo di un investimento importante che immette risorse fresche nel sistema e investe sulle giovani e i giovani: fino al 70% dei fondi potrà essere utilizzato per assumere docenti, valorizzandone talenti e idee”, commenta Fedeli. Le altre risorse, chiarisce, “serviranno per rafforzare laboratori e strumenti di ricerca e sviluppare attività didattiche di alta qualificazione”. Il ministro assicura che “l’investimento sui settori della conoscenza prosegue, nella convinzione che, come abbiamo ribadito più volte, valorizzare le eccellenze del sistema universitario significa fare un’operazione che guarda al futuro del Paese, delle giovani e dei giovani”. “D’accordo con il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti – prosegue Fedeli – per rendere ancora più efficace la partecipazione ai progetti internazionali dei Dipartimenti collocati nelle università del Sud, stiamo lavorando a una ulteriore azione specifica che guardi al Mezzogiorno, alle sue giovani e ai suoi giovani. Vogliamo utilizzare una quota pari a 110 milioni di euro del Fondo sociale europeo, nell’ambito del Pon ‘Ricerca e Innovazione’, per favorire il reclutamento di ricercatrici e ricercatori e, al tempo stesso, per rafforzare le strutture amministrative deputate alla gestione di procedure per la partecipazione a programmi di ricerca internazionali”. “Nel quadro di un processo importante che investe risorse sullo sviluppo delle eccellenze del nostro sistema universitario – osserva De Vincenti – troviamo una presenza anche di Dipartimenti situati nel Mezzogiorno, ma in proporzione minore: è evidente perciò che dobbiamo lavorare a un rafforzamento significativo degli atenei meridionali e della loro capacità progettuale. Abbiamo cominciato con la riforma del Fondo di finanziamento ordinario delle università, varata con il decreto legge Mezzogiorno, che ha accompagnato criteri di premialità con misure importanti di equilibrio territoriale nei finanziamenti. Ora proseguiremo, nell’ambito del Pon ‘Ricerca e Innovazione’, con la programmazione di interventi che rafforzino il reclutamento di giovani ricercatori da parte delle università meridionali e le loro capacità amministrative”.

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Redazione

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