Non è scontato riconoscersi ed essere riconosciuto come protagonista del proprio percorso di salute, come paziente ‘esperto’ e partner tra clinici, pazienti e familiari-amici. A volte consegnarsi nelle mani del professionista della salute solleva dalla fatica di fare i conti con la propria condizione, altre volte invece il paziente vorrebbe trovare il modo per determinare la rotta della salute, perché ha compreso cosa lo fa stare bene, al di là delle linee guida e dei protocolli. E’ da questi presupposti, sicuramente lodevoli e da incentivare anche da parte della categoria medica, che il paziente, nella fattispecie il talassemico, vuole prendere consapevolezza del proprio stato di salute, della qualità delle cure e dell’assistenza senza cadere nelle trappole mediatiche di Internet, ad esempio, che spesso e volentieri sforna un’informazione superficiale se non errata. E’ l’obiettivo di “Percorso di Empowerment” che prevede 4 incontri a partire da Settembre con iscrizioni fino al 6 Luglio. Sede del Corso Roma. L’organizzazione è della Fondazione Thalassemia, Uniamo ed IAAC. La segreteria è della sig.ra Elvira Amato dell’ATOG (Associazione Talassemia Ospedale Garibaldi). “Proponiamo alla comunità dei pazienti talassemici – spiega la Amato – un laboratorio tra pari in un’ottica di equipe complessa, inclusiva cioè dei pazienti, dei caregiver e di tutti gli specialisti di talassemia. L’obiettivo del laboratorio sarà la formazione di un paziente protagonista e coinvolto su base informata e
consapevole del proprio progetto di salute”. Di seguito il calendario degli incontri.