Due anni di Legge Gelli, cosa è cambiato?

Due anni di Legge Gelli, cosa è cambiato?

27 Giugno 2019 Redazione 0

Pareri non sempre concordi ma un confronto molto qualificato e serrato hanno caratterizzato l’incontro dal titolo “LA RESPONSABILITA’IN AMBITO SANITARIO BILANCI E PROSPETTIVE ALLA LUCE DELLA LEGGE 24/2017” che si è svolto al Nettuno organizzato dall’Ordine dei medici e da quello degli avvocati con l’intervento di relatori di grande prestigio. Molto soddisfatto il Presidente dei medici prof Diego Piazza che ha preso la parola dopo il saluto degli ospiti Dott. Giuseppe Meliadò, Presidente della Corte d’Appello di Catania, Dott. Francesco Saverio Maria Mannino, Presidente del Tribunale di Catania ed il Dott. Maurizio Lanza, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania. Per la Commissione Albo Odontoiatri erano presenti il presidente dott Gianpaolo Marcone ed il dott Ezio Campagna mentre per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania ha portato il saluto l’avv Elena Cassella. Nella prima sessione, moderata dal Col. Ercole Fragasso, Responsabile relazioni esterne Corpo Militare CRI
e dall’ Avv. Claudia Cassella del foro di Catania, hanno preso la parola il Dott. Giacomo Travaglino, Presidente della III sezione civile della Corte Suprema di Cassazione che ha tracciato un primo bilancio della Legge 24/2017 soffermandosi sull’importante aspetto della segregazione dell’audit mentre il Dott. Toni Palermo, Segretario regionale dell’ANAAO ha esposto due casi clinici emblematici di Medicina difensiva ed evidence-based medicine (EBM) di cui uno verifcatosi in Sicilia dove una somministrazione errata di un farmaco antiblastico (90 mg anzichè’ 9) ha causato la morte di una giovane paziente (34 anni). Un altro delicato problema legato al danno da emotrasfusioni con sangue infetto è stato affrontato prima dal Dott. Luigi Alessandro Scarano, Consigliere della III sezione civile della Corte Suprema di Cassazione e successivamente dalla Dott.ssa Silvia Rotolo, Tirocinante della Suprema Corte di Cassazione. Sono quindi intervenuti la Dott.ssa Agata Santonocito, Magistrato della Procura della Repubblica di Catania sull’applicazione del nuovo art. 590 sexies c.p., l’Avv. Pietro Granata, penalista del foro di Catania sulla responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria ed il Prof.Cristoforo Pomara,  Ordinario di medicina legale dell’Università degli Studi di Catania che ha esposto la metodologia medico-legale nell’accertamento della responsabilità sanitaria. I lavori della sessione mattutina sono stati conclusi dal direttore di CATANIA MEDICA, che ha invece illustrato il ruolo degli organi di informazione. Dopo la pausa il Dott. Gaetano Cataldo,  Giudice del Tribunale di Catania ha risposto al quesito “Cosa è cambiato in tema di responsabilità civile dell’esercente la professione sanitaria?” mentre il Prof. Giovanni Raiti, docente di diritto processuale civile della  Università degli Studi di Catania ha fatto il punto sui profili processuali con il ricorso ex art. 696 bis c.p.c. o procedimento di mediazione. L’ Avv. Claudia Cassella ha riportato alcuni spunti di riflessione sul contenzioso medico-paziente, successivamente il Dott. Salvatore Iannuzzi, medico legale ha ben chiarito il ruolo dei periti e l’ausilio ordinistico nella composizione degli albi dei consulenti tecnici sempre alla luce della legge 24/2017. Il dottor Gaetano La Greca, primario ginecologo dell’ASP CT ha quindi presentato un lavoro elaborato a quattro mani con il
Prof. Giuseppe Ettore, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’ ARNAS Garibaldi sulle Linee guida e le buone pratiche cliniche in ginecologia. Molto interessanti anche le relazioni del Magg. Gen. Gabriele Lupini, Ispettore Nazionale del Corpo Militare della CRI ancora sulle Linee guida e buone pratiche cliniche ma stavolta nell’area emergenza-urgenza, del Dott. Guerino Carnevale, Presidente Sezione Sicilia della Società Italiana di Telemedicina e salute digitale e Componente ICT della FNOMCEO su quelle in Telemedicina. Ad effetto l’ultima relazione del Prof. Antonio Virzì, Presidente della società Italiana di Medicina Narrativa che parlando del consenso informato ha proiettato un breve ma significativo video sulla comunicazione della diagnosi di tumore da parte di un oncologo ad una donna.

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