Il 10 ottobre 2017, presso la sede dell’Ordine dei medici di Catania, si e’ tenuto un importante incontro tra il presidente dell’Ordine, prof Massimo Buscema, ed una delegazione di dirigenti e studenti ICOM sede di Catania (International College of Osteopathic Medicine). Si è parlato di come l’Osteopatia sia una professione in continuo sviluppo: in Italia sono circa 6mila, infatti, gli operatori presenti sul territorio. Il dato si affianca alle ultime ricerche di mercato che vedono l’osteopatia tra le discipline più utilizzate e apprezzate nell’ambito delle medicine complementari. È stato possibile raggiungere questo risultato grazie, anche, all’elevato indice di soddisfazione e appagamento del paziente che, in base agli ultimi dati ISTAT, si attesta essere pari al 78%. Niente farmaci né chirurgia, che ovviamente rimangono di competenza Medica: l’osteopata si avvale solo di metodiche manuali cercando di localizzare e trattare la causa del disturbo tramite l’indagine palpatoria e la manipolazione. Fondata alla fine dell’Ottocento dal medico nordamericanoAndrew Taylor Still, l’osteopatia è basata su una conoscenza precisa e tradizionale della fisiologia e anatomia del corpo umano. In definitiva l’osteopatia, oggi, si presenta come una medicina complementare che studia l’uomo nella sua unità dinamica partendo dall’apparato neuro-muscolo-scheletrico le cui alterazioni strutturali o meccaniche possono creare diversi e frequenti disturbi come comuni dolori alla colonna vertebrale, emicranie o dolori articolari. Occorre sottolineare che oggi la medicina osteopatica è riconosciuta in tutto il mondo grazie al documento “Linee guida sulla formazione e sicurezza dell’osteopatia” pubblicato nel 2010 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nello specifico la norma prevede che l’osteopata debba acquisire 300 crediti formativi, di cui almeno 40 di tirocinio professionalizzante, come avviene oggi sia nelle Università inglesi sia nei College Italiani a esse collegate come la ICOM at Nescot, dove viene effettuato un percorso di formazione di circa 4mila ore, tra cui mille solo di tirocinio. La terapia osteopatica è regolamentata in Usa, Francia, Svizzera, Irlanda, Belgio, Finlandia, Australia, Portogallo, e, soprattutto, in Inghilterra dove si registrano circa 7milioni di pazienti all’anno. Le procedure di regolamentazione del’osteopatia in Italia, avvoate solo nel 2007 dovrebbero concludersi proprio entro il 2017/2018. All’interno dell’attuale riforma sanitaria è stato, infatti, approvato sia dalla Camera che dal Senato l’art.4che individua l’osteopatia come nuova professione sanitaria. Da questo punto di vista, l’Inghilterra è un forte punto di riferimento per gli studenti italiani che vogliono conseguire una laurea 300 CFU in Osteopatia come previsto dall’O.M.S. Essendo la prima nazione ad aver importato l’osteopatia dall’America in Europa all’inizio del secolo scorso 1917, l’Inghilterra è infatti anche l’unica nazione a poter garantire una formazione Universitaria in osteopatia con un percorso Accademico certificato. Offre, inoltre, la possibilità di iscrizioni a un albo professionale con annessa abilitazione che, grazie Direttiva Comunitaria 2005/36 successiva 2013/55, prevede la libera circolazione e il riconoscimento professionale in tutta Europa.