Covid-19, una “storia infinita”

Covid-19, una “storia infinita”

14 Luglio 2022 di: Angelo Milazzo 0

Se dovessimo sintetizzare questi due anni e mezzo di Pandemia con una sola parola, la più adatta sarebbe “confusione”. Gli errori non hanno riguardato solo il nostro Paese, ma buona parte del Pianeta, ed hanno raggiunto il loro acme negli ultimi mesi, con lo smantellamento delle misure di prevenzione. Adesso, tutti i Paesi del continente sono alle prese con una nuova, grande ondata di casi, provocata dalle varianti di Omicron Ba4 e Ba5, estremamente trasmissibili. L’Ema prevede che sostituiranno completamente le varianti precedenti, entro questo mese di luglio. 

I dati dei contagi, pur imponenti, sono però da considerarsi molto incompleti, poiché sfuggono alle rilevazioni i tamponi eseguiti “fai-da-te”, oltre a molti contagiati che rifiutano del tutto di eseguire qualsiasi tipologia di test. La voglia di non compromettere le vacanze prevale su qualsiasi prudenza e qualsiasi collaborazione. Comunque i dati dell’Istituto Superiore di Sanità attestano che almeno il 10% dei casi censiti è rappresentato da re-infezioni. L’indice di trasmissibilità è 1,40, molto al di sopra della soglia epidemica. Il numero dei censiti è comunque cento volte superiore rispetto a quello registrato nel mese di luglio dello scorso anno. I ricoveri ospedalieri sono il quadruplo e quelli nelle terapie intensive sono il doppio di quelli dello scorso anno. In Sicilia, il tasso di ricoveri è a sua volta doppio, rispetto al dato nazionale. Le pressioni sui pronto-soccorsi sono in rapido incremento. Sono raddoppiati nell’ultima settimana le ospedalizzazioni pediatriche e riguardano per il 78% i più piccoli 0-4 anni, età finora senza vaccino. Il vaccino per la fascia 6 mesi-5 anni è in via di approvazione da parte dell’FDA. Ma il problema è il flop attuale della vaccinazione anche tra i bambini che ne possono già usufruire dai 5 anni in su. Il flop vaccinale, conseguenza dello smantellamento, è ancora più tragico nella popolazione degli over-80 anche se i decessi corrono verso il centinaio di casi quotidiano. 

Il Ministero con una sua circolare ha già indicato l’ampliamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva dedicati al Covid. Il progressivo specifico sovraccarico ospedaliero provocherà nuovi rinvii di interventi chirurgici e prestazioni specialistiche.  

L’EMA annuncia di essere al lavoro per approvare all’inizio dell’autunno i nuovi vaccini ad mRna che incorporino almeno un ceppo degli Omicron, in modo da espandere la protezione, se usati come booster. Inoltre, mediante l’ECDC, ha già indicato ai Paesi membri di estendere la “quarta dose” a tutti gli over-60, nonché a tutti i soggetti fragili. La decisione delle nostre Autorità è già arrivata. Risulta evidente che, anche in vista di un forte incremento dell’attività vaccinale in autunno, vanno recuperate modalità centralizzate e, per certi aspetti, “militarizzate”, che ci avevano portato a risultati lusinghieri. Non dobbiamo dimenticare che il tasso di mortalità per Covid risulta a tutt’oggi essere 7 volte più alto per i non vaccinati, rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale, che è di tre dosi. Il dato di mortalità raggiunge le 8 volte e mezza (8,5) nella popolazione over-80 non vaccinata. Vanno subito rilanciate le elementari norme di igiene detersione delle mani, minimo distanziamento e, soprattutto, uso delle mascherine FFP2 nei luoghi chiusi e negli assembramenti, anche all’aperto. Sono stati assolutamente fuorvianti i messaggi che hanno fatto credere alla popolazione di essere alla fine della Pandemia, che si poteva effettuare un “rompete le righe”, che la malattia si fosse ormai declassata ad una semplice influenza, anzi ad un banale raffreddore. Certamente, bisogna imparare a convivere con il virus per anni, ma deve essere una convivenza “armata” con vaccinazioni e mascherine, e non una resa. Siamo tutti stanchi e “esauriti” ma il deporre le armi provoca solo ammalati e decessi. 

 

Autore

Angelo Milazzo

Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),


Email: milazzo@cataniamedica.it

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