Angelo Milazzo
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
Organo Ufficiale di Informazione e Formazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania
Nella riunione del 28 Settembre, il CdA dell’Aifa ha approvato l’inserimento dei tre farmaci Anakinra, Baricinib e Sarilumab nell’elenco dei presidi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. I tre farmaci si aggiungono al Tolicizumab, del quale, in atto si verifica una grave carenza, nel trattamento di soggetti ospedalizzati con Covid-19, con polmonite ingravescente, sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Tale decisione allarga la possibilità di opzioni terapeutiche, ed evita di ritrovarsi in condizioni drammatiche di carenza, per mancanza di uno dei farmaci approvati.
Anakinra blocca il recettore fisiologico e antagonizza lo stato di infiammazione sistemica generato dalla produzione anomala di IL-1, che svolge un’importante azione pro-infiammatoria. L’infezione da Sars-Cov-2 può indurre una risposta infiammatoria eccessiva e aberrante, associata ad una sindrome da distress respiratorio acuto e, molto spesso, alla famigerata “ tempesta di citochine”. Tale risposta iperinfiammatoria contribuisce alla gravità della malattia e agli esiti in exitus. Le terapie che hanno come bersaglio le citochine, come l’IL-1, coinvolte in questa aberrante risposta infiammatoria, possono svolgere un importante ruolo terapeutico. Inoltre, la somministrazione di Anakinra è già stata utilizzata off-label per il trattamento della sindrome da attivazione dei macrofagi e dello shock settico, condizioni che condividono alcune caratteristiche con l’iperinfiammazione da Covid-19.
Baricitinib è stato il primo farmaco identificato mediante l’utilizzo di intelligenza artificiale, per la sua duplice azione di mitigazione della cascata infiammatoria e di riduzione dell’ingresso del virus nelle cellule polmonari. Il recettore utilizzato da Sars-Cov-2 per penetrare nelle cellule è: l’ACE2 che non si trova solo sulle cellule superficiali dell’apparato respiratorio, ma anche su cellule renali, ematiche, cardiache. Uno dei più importanti regolatori dell’endocitosi è la protein-kinasi, associata ad AP2 (AAK1), verso cui Baricitinib ha una elevata affinità.
Sarilumab ha dimostrato capacità di bloccare il recettore dell’IL-6 (IL-6R), antagonizzando così l’attivazione della cascata infiammatoria. Numerosi Studi hanno evidenziato una correlazione tra i livelli di IL-6 e una più rapida progressione del Covid-19.
I Farmaci che antagonizzano l’IL-6 possono svolgere un importante ruolo terapeutico nel ritardare il danno polmonare nei pazienti affetti da Covid-19. In questa fase di grave carenza di Tolicizumab, carenza che si prospetta perdurare per ulteriori 14 settimane, il Sarilumab rappresenta un’alternativa ottimale.
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
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