Secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato dall’OMS: la variante Omicron 5 e le sue discendenti stanno perdendo terreno su tutto il pianeta, mentre la famiglia Omicron 2 sta crescendo, spinta dal sottolignaggio BA.2.75, denominato sui social: Centaurus.
Centaurus rappresenta già il 12,6% di tutte le sequenze individuate. Emergente anche il ricombinante XBB denominato Gryphon. Non c’è evidenza di maggiori gravità cliniche delle affezioni dovute alle sottovarianti più recentemente emergenti. Continua comunque ad evolvere il virus, che dalla sua origine ha già selezionato 540 lignaggi e 61 ricombinanti. 

“ La Cina è vicina”

Per circa 3 anni il governo cinese ha imposto la politica “zero Covid” con rigidi lockdown, quarantene, test di massa, tracciamenti ossessivi. Questa strategia è stata adesso abbandonata, in seguito al dilagare della protesta popolare. Purtroppo l’improvvisa revoca delle restrizioni non è stata accompagnata da altre misure necessarie, quali vaccinazioni di massa, soprattutto degli anziani, con vaccini di tipo occidentale. Inoltre non sono stati adottati i farmaci di cui noi disponiamo, e non sono state potenziate le strutture ospedaliere. Queste misure potrebbero ridurre di circa un terzo complicanze e decessi. Si stima che i decessi raggiungeranno la quantità di circa un milione di persone. Almeno 500 milioni di persone rischiano di essere contagiate. I vaccinati con vaccini cinesi, rispetto ai vaccinati con vaccini Pfizer, vanno incontro ad un rischio di ricovero in ospedale superiore del 52% e di sviluppare un Covid grave superiore al 90%. La Cina costituisce quindi, ancora una volta, un terreno di coltura sterminato, dal quale possono emergere nuovi ceppi e nuove varianti del virus, che poi si possono diffondere in tutto il mondo. 

Vaccinazioni nei bambini

L’EMA ha raccomandato l’uso del vaccino booster BA.1 bivalente di Moderna nei bambini nella fascia d’età 6-11 anni. I vaccini bivalenti della Moderna hanno già dimostrato un’ottima efficacia degli adolescenti di età superiore ai 12 anni, nei confronti di tutte le varianti di Omicron. Tutti i vaccini bivalenti hanno già dimostrato ottima efficacia contro tutti i ceppi nei soggetti adulti, anche secondo dati molto estesi raccolti dai CDC statunitensi.
Nel frattempo, l’Agenzia americana del farmaco FDA ha approvato anche per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni i vaccini anti-Covid bivalenti aggiornati ad Omicron 4 e 5. L’estensione dell’autorizzazione vale per entrambi i bivalenti, prodotti sia dalla Pfizer, sia da Moderna. Per quanto riguarda in particolare il vaccino della Pfizer, nei bambini dai 6 mesi ai 4 anni il vaccino può essere utilizzato come terza dose, dopo due dosi di monovalenti. L’FDA ribadisce la necessità di incrementare nei bambini la pratica di tutte e 3 le dosi, nella realtà di un inverno che si sta manifestando come “horribilis” per tutte le infezioni respiratorie.

Naso e orecchie

Uno Studio recente ha dimostrato che gli anticorpi di tipo IgA presenti nel naso, che rappresentano la prima linea di difesa contro l’infezione, diminuiscono nettamente entro nove mesi dopo l’infezione “naturale”, mentre gli anticorpi presenti nel sangue durano almeno un anno. La situazione è ancora meno protettiva dopo le vaccinazioni. I vaccini in uso evocano risposte con IgA mucosali temporanee e di scarsa entità. Questo meccanismo spiegherebbe perché le vaccinazioni riescono a proteggerci molto bene dalla malattia sintomatica, ma ci difendono poco dalle semplici infezioni e re-infezioni. Secondo uno Studio pubblicato su Jama Otorinolaringology non vi sono prove di un aumento del rischio di ipoacusia neurosensoriale improvvisa, dopo la vaccinazione anti-Covid. Questo Studio finlandese ha coinvolto 5,5 milioni di soggetti.