“Contro la burocratizzazione ritroviamo lo spirito di collaborazione” l’appello di Nino Rizzo ai colleghi medici

“Contro la burocratizzazione ritroviamo lo spirito di collaborazione” l’appello di Nino Rizzo ai colleghi medici

20 Novembre 2017 Redazione 0

All’interno del convegno “Il neurologo territoriale protagonista del progetto diagnostico assistenziale nelle malattie neurologiche croniche”, che si è svolto presso il President Park Hotel di Acicastello(CT) nelle giornate del 16, 17 e 18 novembre 2017, si è tenuta una interessante tavola rotonda su “Appropriatezza prescrittiva nella medicina del territorio”.  Con la moderazione del Dott. Salvo Dieli, Presidente AINAT Sicilia, sono intervenuti il Dott. Nino Rizzo, il Dott. Angelo Pappalardo ed il Dott. Giovanni Scola. Appassionato e deciso l’intervento del nostro Direttore che ha puntato il dito contro i burocrati della nostra regione, “autori di una serie di provvedimenti discutibili e confusionari che hanno minato e compromesso il rapporto medico-paziente e quello tra gli stessi medici ed in particolare tra medici di famiglia e specialisti. Senza avere né la preparazione scientifica né l’autorevolezza necessaria questi signori hanno determinato una conflittualità tra medici che si vive giorno per giorno e che sta facendo implodere un servizio sanitario già sgangherato di suo”. Rizzo ha affermato che si è creato un equivoco di fondo e cioè che il problema principale per i medici di famiglia sia quello che gli specialisti debbano fare le ricette per snellire il proprio lavoro.  “Non è affatto così-ha continuato Rizzo-. A noi medici di famiglia non interessa fare venti, trenta ricette in meno al giorno, interessa invece che sia ben chiaro e definito l’induttore della spesa e che questi sia responsabilizzato di ciò che prescrive. Anzi forse l’attuale sistema ha complicato il problema in quanto capita spesso che il paziente poi pretenda la prescrizione del farmaco o dell’indagine diagnostica, magari non appropriati, se precedentemente lo specialista li ha prescritti, magari sbagliando relativamente appunto all’appropriatezza”. L’unica strada è quindi quella di fare quadrato tutti insieme i medici, specialisti e medici di famiglia, cercando quindi non di fare la solita guerra dei poveri ma cercando di imporre il rigore scientifico e la correttezza dei propri comportamenti contro un dilagante strapotere di  funzionari asserviti a logiche ragionieristiche.

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Redazione

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