Un articolo del Ginecologo Antonino Papotto, ninopapotto@tiscali.it
Nello scorso articolo si era scritto sull’osteoporosi postmenopausale ove si poteva evidenziare che la causa principale di tale malattia era di la carenza di ormoni (estrogeni, testosterone, progesterone). Ma è anche vero che alla base della malattia “osteoporosi “ c’è anche la storia genetica (familiari già con osteoporosi e fratture in età giovanile) e gli stili di vita (farmaci, abuso di alcool, fumo, mancanza di sports, alimentazione) di ognuno di noi. “C’è chi sostiene che l’osteoporosi sia una malattia pediatrica. Senza esagerare esiste un fondo di verità, perché di fatto è nella infanzia e nella adolescenza che l’osso non soltanto cresce in lunghezza e dimensione, ma si modella nella sua architettura e nei rapporti tra componente corticale o compatta e trasecolare o spugnosa. Il tessuto osseo è , come quello dentario, un tessuto mineralizzato ed il minerale osseo, la idrossiapatite, è composto da calcio e fosfato. Pertanto nel momento di crescita la necessità di calcio da introdurre giornalmente aumenta ed il bilancio calcico deve essere positivo”(Prof.ssa L. Brandi-Firenze).Nella donna il picco di massa ossea si verifica verso 28-30 anni e poi comincia già a diminuire per conto suo: tutti i fattori scatenanti fanno precipitare tale evento verso l’ostopenia-l’osteoporosi. Alla fine della pubertà, nelle persone sane dello stesso sesso, della stessa età e della stessa altezza, la differenza di osso contenuto nella colonna vertebrale può variare di due volte (una donna avere 10 grammi di osso minerale e l’altra 20 grammi. La genetica ha un peso del 60 %-80% nella variabilità del picco di massa ossea. Influenza la massa ossea nella dieta la carenza di Calcio (il latte e si suoi derivati sono migliori le migliori risorse di calcio), la carenza di Vit. D (importante a tutte le età perché responsabile dell’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale e del loro deposito nello scheletro), la carenza di Proteine (un basso introito proteico, può essere dannoso per una ridotta produzione e azione di un fattore di crescita, lo IGF-1, che promuove la formazione ossea e stimola la produzione renale di Caltriolo-forma attiva di Vit.D). Una regolare attività fisica (marcia, ginnastica a corpo libero, aerobica, gioco del pallone, gli sport competitivi, la danza) fanno sviluppare un significativo aumento della massa ossea. Nelle fumatrici e chi abusa di alcool si ha diminuzione di massa ossea. L’abuso di bibite correla a scarso consumo di latte cosiddetto “effetto rimozione latte”. Una adeguata esposizione al sole è anche una forma terapeutica per la formazione della Vit. D. L’eccessiva magrezza accompagna ad un basso picco di massa ossea.