Un mondo dai confini piuttosto ampi quello delle stomie che interessa uomini, donne, giovani, adulti, anziani: in tutto circa 70.000 persone in Italia ed in Sicilia sono circa 6.000 . Molti sono i passi in avanti compiuti grazie alla ricerca, alla prevenzione, alla diagnosi e alla terapia. L‘assistenza e la cura rivolte alle persone con stomia si distinguono molto oggi rispetto a qualche decennio addietro. L’infermiere stomaterapista, ad esempio, può formulare oggi le specifiche scelte cliniche basando il proprio ragionamento facendo leva sulla propria esperienza ma soprattutto su studi di ricerca e linee guida. “Uno degli obiettivi che l’AIStom Sicilia si prefigge – spiega il Presidente regionale, Raimondo Arena – è di delineare il focus delle azioni, delle strategie e delle sinergie necessarie a migliorare la qualità delle cure per le persone portatrici di stomia, mettendo insieme Stomizzati, operatori sanitari e politici; abbiamo coinvolto, in questo nostro primo Congresso Regionale , gli Albi Professionale dei Medici e degli Infermieri – in rappresentanza della professione – a tutela dei diritti degli stomizzati – le ditte commerciali dei dispositivi per stomia, riscontrando una perfetta sintonia di intenti e di contenuto. Lo sforzo maggiore è orientato allo sviluppo della competenza, alla promozione delle opportunità di cultura e crescita, alla diffusione delle conoscenze, al rispetto delle politiche della sicurezza, alla qualità dell’assistenza, al rispetto dell’etica e della deontologia professionale, all’appropriatezza e qualità dei dispositivi per stomia”. Sono intervenuti in apertura dei lavori moderati da Nuccio Sciacca, l’assessore alla sanità del Comune di Catania, Giuseppe Arcidiacono, il consigliere comunale Manfredi Zammataro, il presidente nazionale dell’ACOI, i chirurghi ospedalieri, e direttore dell’UOC di Oncologia chirurgica dell’ARNAS Garibaldi, Diego Piazza, ed il consigliere dell’Ordine degli Infermieri, Michele Di Maria.