Lo scompenso cardiaco è una patologia molto diffusa nella popolazione generale. In Italia sono circa 600.000 i pazienti che ne sono affetti e la sua frequenza è in significativo aumento per la crescente patologia ischemico-ipertensiva e per il crescente invecchiamento della popolazione.

Da sn Castelli, Arcidiacono e Felis.

La Cardiologia dell’Osp. Garibaldi Centro di Catania è all’avanguardia nel trattamento dello scompenso cardiaco. Venerdi 9 marzo infatti, è stato impiantato per la prima volta nel sud Italia un nuovo dispositivo  per la cura dello scompenso cardiaco chiamato  CCM ( Cardiac Contractly Modulation), device in grado di aumentare significativamente la contrattilità delle cellule cardiache.

L’intervento,è stato  effettuato dal’equipe di Cardiostimolazione della UOC di Cardiologia-Centro dell’ARNAS Garibaldi  diretta da Salvatore Felis, Direttore della UOC, Giuseppe  Arcidiacono, Direttore della UOS di Riabilitazione Cardiovascolare e Domingo Castelli, responsabile del Servizio di Elettrostimolazione, in un paziente con cardiomiopativa dilatativa , funzione ventricolare severamente depressa ed in terapia medica massimale ottimizzata.

In questo paziente  sono stati inseriti due devices : un defibrillatore impiantabile (ICD), per la prevenzione primaria della morte improvvisa, considerato l’alto rischio aritmico che lo scompenso cardiaco presenta nel paziente con bassa frazione di eiezione, come indicato dalle linee guida Madit II e la innovativa terapia elettrica CCM.

La terapia elettrica CCM viene erogata da un dispositivo molto simile ad un pacemaker tradizionale grazie alla emissione di  impulsi elettrici ad alto voltaggio, non percepibili dal paziente, mediante due elettrocateteri fissati nel setto della camera ventricolare destra. Gli impulsi elettrici scaricano durante la depolarizzazione del ventricolo sinistro modulando nella cellula cardiaca il rilascio del calcio intracellulare, la neosintesi di proteine contrattili ed il loro fisiologico allineamento spaziale.

Nel cuore scompensato, infatti, è significativamente ridotta la produzione di alcune proteine contrattili che riducono sensibilmente la forza di contrazione del ventricolo sinistro.

Attualmente non è noto il meccanismo di azione della CCM. Studi clinici ancora in corso, ipotizzano che gli impulsi elettrici potrebbero interagire sulla trascrizione genica della miocellula,  determinando la sintesi di i proteine contrattili e  modulando la corretta dismissioni di ioni di calcio durante la sistole ventricolare.

Il device CCM eroga impulsi elettrici ad alto voltaggio che vengono emessi durante la fase di depolarizzazione del muscolo cardiaco. Il device è caratterizzato da una elevata longevità della batteria ( 15 anni) grazie ad una innovativa tecnologia che consente la ricarica dall’esterno attraverso l’applicazione di una bobina ad induzione posta in prossimità del dispositivo.

CCM (Cardiac Contractility Modulation): Background

La terapia elettrica CCM è un trattamento innovativo per pazienti con insufficienza cardiaca da moderata a grave (NYHA classe II-IV). L’uso a breve e lungo termine di questa terapia migliora la forza di contrazione ventricolare sinistra, aumenta la tolleranza allo sforzo, la capacità di esercizio e la qualità della vita (QoL) in pazienti  con scompenso cardiaco[2].

La stimolazione elettrica CCM viene applicata al muscolo cardiaco durante la fase di refrattarietà assoluta, determinando un aumento dell’afflusso di ioni di calcio nei cardiomiociti. [4,5] . Studi preliminari di sopravvivenza a lungo termine hanno evidenziato un significativo aumento della sopravvivenza nei pazienti con scompenso cardiaco trattati  con terapia elettrica CCM rispetto ai non trattati [10].

CCM (Cardiac Contractility Modulation): Meccanismo di funzionamento

Il meccanismo d’ azione della terapia elettrica CCM è oggetto di ricerche continue. Studi sperimentali su animali e su tessuto miocardico umano ottenuto da biopsie, hanno evidenziato che I segnali CCM applicati durante il periodo refrattario assoluto della cellula miocardica determinano un aumento del calcio nel citosol con conseguente aumento della forza di contrazione cardiaca   [4,38]  . Inoltre, il metabolismo  e la espressione genica della cellula miocardia iniziano a sintetizzare nuove proteine con attività eccito-contrattile [38] .  Questo effetto benefico avviene inizialmente solo nell’area adiacente agli elettrodi, successivamente va diffondendosi anche in altre aree del muscolo cardiaco. [38] La terapia elettrica CCM ripristina quindi la struttura e la funzione delle miocellule danneggiate  promuovendo il rimodellamento inverso del cuore [3,4,5,16,39,40]

CCM (Cardiac Contractility Modulation): Indicazioni terapeutiche

La maggior parte degli studi clinici sulla terapia con CCM sono stati effettuati  in pazienti con insufficienza cardiaca in II –III Classe NYHA con una durata normale del QRS [1,3,14].

Studi in corso stanno valutando la risposta della terapia elettrica CCM in pazienti con scompenso cardiaco in Classe NYHA IV e/o con frazione di eiezione inferiore a 25%, o non responders alla terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) [17].

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