“L’antibioticoresistenza rappresenta una delle più grandi sfide che la comunità sanitaria ha dovuto affrontare dopo la scoperta della penicillina. L’Italia, purtroppo, è ai primi posti in Europa per infezioni da germi multiresistenti, per costi legati alla degenza prolungata e giornate di lavoro perse”. Lo ha detto l’infettivologo Giuseppe Liberti intervenendo a Palermo con Bruno Cacopardo e Carmelo Iacobello alla prsentazione di ICARETE, progetto che si compone di 12 incontri regionali, realizzato con il contributo non condizionante di MENARINI, che vede confrontarsi le istituzioni e i massimi esperti del settore. “La crescente e significativa emergenza legata alle infezioni correlate alla assistenza da germi multifarmacoresistenti non può essere fronteggiata mediante la semplice attesa di nuovi e più potenti antibiotici dalle pipelines industriali – ha aggiunto Cacopardo – in realtà occorre affiancare, alle nuove molecole in arrivo, la consapevolezza e l appropriato utilizzo delle molecole di cui siamo già in possesso. Tutto ciò può avvenire solo attraverso la antibiotic stewardship ovvero procedure “guidate” e condivise di corretta gestione della antibioticoterapia. La stewardship se adeguatamente attuata consente di ridurre incidenza e prevalenza di infezioni MDR, di evitare il consumo indiscriminato di molecole da tutelare (i carbapenemici per esempio) e di impattare significativamente su outcome importanti quali durata della degenza, costi sanitari e financo tassi di mortalità”. Significativo e statisticamente correlato l’intervento di Iacobello che ha specificato che ”l’antibiotico resistenza e le infezioni correlate all’assistenza rappresentano insieme un problema sanitario serio di dimensioni mondiali. Ecdc stima che ogni anno nell’eurozona 4 milioni di pazienti sono affetti da Ica e approssimativamente 37000 muoiono per cause direttamente attribuibili alle infezioni. La terapia sempre più difficile non sempre riesce ad essere efficace soprattutto sui batteri gram-negativi capaci di produrre Esbl e carbapenemasi”.