Al Garibaldi nuovo metodo per controllare i flussi ed evitare violenza. Problematiche di grande spessore e di difficile risoluzione nel panorama sanitario, sono purtroppo le frequenti vicende di aggressione e prepotenza all’interno dei pronto soccorso della città, che coinvolgono il lavoro degli operatori sanitari.
È a tal proposito che il Direttore Generale dell’Arnas Garibaldi, Giorgio Santonocito,
nell’intenzione di arginare quanti più episodi di violenza nei confronti di chi, ogni giorno mette il
proprio lavoro e la propria professionalità a servizio dei pazienti, sperimenta un nuovo metodo di
controllo degli ingressi in questi locali. La novità consiste nell’utilizzo di braccialetti nominativi.
Fino ad oggi infatti, è il solo paziente ad essere fornito di un braccialetto identificativo dotato di
codice a barre, da giorno 1 marzo invece anche l’accompagnatore verrà dotato del medesimo
dispositivo. Consapevole dell’importanza rappresentata dell’avere al proprio fianco un parente in un ambiente sconosciuto e per di più in un momento delicato quale è la malattia, tale sistema mira sia al
benessere dell’utente, nel non privarlo di un conforto per esso importante, sia alla sicurezza di
quanti giornalmente lavorano, evitando il sovraffollamento di tale luogo e limitando il numero degli
accompagnatori, così da avere una più attenta visione di quanti vi transitano.
“È una piccola innovazione – dice Santonocito – che però ci consentirà di monitorare attentamente
il flusso degli accompagnatori che accedono al pronto soccorso insieme al paziente”.