Angelo Milazzo
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
Organo Ufficiale di Informazione e Formazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Catania
Le elezioni sono imminenti e il Ministro della Salute sta per terminare il suo mandato e sta firmando i vari piani, incluso quello riguardante la prevenzione vaccinale contro l’Influenza 2022-2023.
Dobbiamo aspettarci una stagione ad alta intensità. Lo fanno prevedere i dati provenienti dall’emisfero australe, dove hanno affrontato un inverno problematico. Inoltre, dopo due stagioni a bassa intensità, in cui si sono ammalati poco anche i bambini, si è determinata una popolazione altamente suscettibile, specialmente fra i più giovani. Infine, sono stati maldestramente abbandonate le norme di prevenzione, innanzitutto l’uso di mascherine e i distanziamenti. Gli ultimi 2 anni, a fronte di uno sforzo gigantesco per vaccinare contro il Covid, si è registrato grande disinteresse per le vaccinazioni antinfluenzali, sia nella popolazione, sia tra le autorità.
Purtroppo l’influenza viene spesso considerata una patologia banale. Le sue complicanze cliniche, sociali ed economiche sono sottostimate. Il 15% dei soggetti anziani sviluppa dopo la malattia sequele invalidanti. Recenti studi hanno dimostrato una correlazione tra i virus influenzali, i processi infiammatori da loro provocati e lo sviluppo di patologie neurodegenerative, come il Parkinson e la demenza senile. Sotto questi aspetti, i vaccini ad alto dosaggio hanno dimostrato un’efficacia del 24% superiore agli altri vaccini. Il 65% delle ospedalizzazioni legate all’influenza e l’85% dei decessi correlati riguardano persone over-65. Anche i casi complicati, ma non ospedalizzati, riguardano in maggioranza soggetti anziani.
Un anziano ricoverato su 10 va incontro a disabilità permanente dopo la dimissione ospedaliera, a causa di un generale declino funzionale. Anche il peggioramento di patologie co-presenti rappresenta un grosso pericolo di perdita dell’autosufficienza. Pertanto, in analogia al Covid, si inizia a parlare di “Long-Flu”.
Il Ministero della Salute raccomanda di anticipare la campagna vaccinale dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti elegibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo. La protezione comincia circa due settimane dopo la vaccinazione e perdura per un periodo di 6-8 mesi. La composizione dei vaccini per la stagione 2022-2023 è la seguente.
Vaccini ottenuti in uova embrionate di pollo:
Il sensibile calo di ricoveri e di decessi dovuti al Covid non ci dovrebbe far dimenticare che il virus ha ripetutamente dimostrato la capacità di poter sempre evolversi con nuove varianti, sempre più contagiose. Inoltre i nuovissimi vaccini anti- Omicron rappresentano una possibilità di copertura che sarebbe folle non utilizzare mediante vaccinazioni di massa. Per tutti i soggetti fragili ed anziani dovrebbe quindi esserci un imperativo, vaccinare contro l’influenza e praticare i nuovi vaccini bivalenti anti-Covid, la dose booster o, anche, la terza dose, se non ancora praticata. La co-somministrazione dei due vaccini sarebbe una scelta ideale, perché ridurrebbe le sedute vaccinali e aumenterebbe la compliance, almeno di una buona fetta della popolazione.
Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps),
Email: milazzo@cataniamedica.it
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