Cari Colleghi, Cari Pazienti, Cari Cittadini,
scusate il ritardo con cui intervengo ma vorrei manifestarvi alcune precisazioni sull’argomento del giorno causato da informazioni date dalla stampa riguardo le indicazioni all’utilizzo degli anticorpi monoclonali da parte dei Medici di Medicina Generale. Conosco la maggior parte dei firmatari di questa “lettera aperta” così come conosco centinaia di MMG della nostra Provincia e so con certezza che da più di un anno combattono con professionalità e dedizione questa guerra contro un nemico (alcuni di loro sono anche deceduti per assistere i loro pazienti) che conosciamo ancora poco e contro il quale, sino a pochi giorni fa, avevano solo armi medioevali: distanza sociale, quarantena, e protezioni varie. Il nostro SSN è ancora oggi considerato uno dei migliori al mondo e la sua efficacia è dimostrata dalla registrazione dei tassi tra i più bassi di mortalità prevenibile e trattabile di tutta l’Unità Europea. Questo risultato è dovuto alla solidità del sistema di erogazione delle cure primarie, in cui i medici di famiglia (MMG) svolgono una funzione fondamentale come “gatekeeper” per l’accesso alle cure secondarie. Il Medico di Famiglia “negozia piani di gestione con gli assistiti integrando fattori fisici, psicologici, sociali, culturali ed esistenziali, servendosi della conoscenza e della fiducia maturata nel corso di contatti ripetuti”. Il Medico di Famiglia, nel nostro Sistema Sanitario, è infatti il “medico di scelta fiduciaria da parte del cittadino” e mettere solo in dubbio la Sua dedizione alla pratica medica, la Sua etica e la Sua preparazione provoca un danno irreparabile nel rapporto medico/paziente. Sono certo che i termini “strafottenza” (atteggiamento di arrogante e odiosa noncuranza e disprezzo per gli altri) e “superficialità” (approssimativo, sbrigativo) sono stati utilizzati con significato di esclusione (non ne vedo altra ragione) e che l’articolo mirava a puntualizzare la necessità di percorsi formativi e informativi circa la prescrivibilità di una nuova categoria di farmaci che si suppone possano rappresentare una nuova arma “non preventiva” contro il Coronavirus. Premesso che gli anticorpi monoclonali non sono un’alternativa ai vaccini, ma piuttosto un’arma complementare, mi sembra doveroso puntualizzare che se da un lato questi farmaci non hanno mostrato importanti effetti collaterali e quindi potenzialmente utilizzabili in tutti i soggetti malati da COVID 19, a quanto mi risulta, pur rappresentando una promettente possibilità terapeutica, non hanno ancora ricevuto approvazione dell’EMA e in Italia ne è stata approvata solo la temporanea distribuzione per il trattamento di COVID 19 con recente decreto Ministeriale il 6 febbraio di quest’anno e comunicato ai MMG il 25 marzo. E’ inoltre necessario sottolineare che i criteri di selezione al trattamento sono ancora alquanto rigidi per cui non sarà possibile utilizzare questa soluzione terapeutica su larga scala anche se Medici di Famiglia e USCA lo vogliono con la stessa fermezza di tutti quelli impegnati in questa guerra. Collegialità e sinergia saranno motore del cambiamento solo a volerlo e tutti Noi lo vogliamo. La situazione sanitaria del nostro Paese non ci permette di dare spazio a polemiche o, ancor peggio, a processi mediatici ma solo a fatti concreti per cui, a tal proposito, ho contattato il Prof. Drago il quale, sicuramente estraneo ad affermazioni denigratorie, di buon grado ha accettato la proposta dell’OMCeO catanese di organizzare un webinar formativo da inviare ai Medici di Famiglia ed alle USCA per puntualizzare le indicazioni e soprattutto semplificare le procedure burocratiche di richiesta con lo scopo di migliorare le possibilità terapeutiche nei confronti del COVID 19. “Il 2021 dovrebbe essere l’anno in cui cominciamo a controllare la pandemia. Nel 2020 l’abbiamo affrontata con gli stessi strumenti che si usavano nel medioevo. La scienza nel frattempo ci ha dato gli strumenti per combatterla con armi all’altezza dei nostri tempi.” Lavoriamo insieme tutti e vinceremo!
Igo La Mantia
OMCeO Catania