…uniti per prevenire e vincere il rischio cardio-nefro-metabolico nel paziente del terzo millennio
L’etiopatogenesi dell’aterosclerosi è multifattoriale e i disordini del metabolismo lipidico, in particolare l’ipercolesterolemia, figurano tra i principali fattori di rischio. La cultura relativa ad uno stile di vita appropriato, attività fisica e dieta ipocalorica, ed i farmaci ipolipemizzanti, in particolare le statine, sono in grado di rallentare l’aterosclerosi sin dalle sue iniziali fasi evolutive e conseguentemente di ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare.
L’obiettivo della prevenzione degli eventi Cardiovascolari, passa dall’attento ed integrato monitoraggio clinico dei valori target, quali il Colesterolo LDL, l’emoglobina glicata e la microalbuminuria.
La malattia Renale cronica rappresenta una condizione clinica, spesso misconosciuta che, negli ultimi anni, ha mostrato una crescita esponenziale a livello mondiale. Ciò sembra essere imputabile, da un lato, all’aumentata aspettativa di vita e, dall’altro, alla maggiore incidenza di patologie quali l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e l’obesità.. In Italia, si stima siano oltre 2 milioni e 200mila i pazienti affetti da malattia renale cronica che presentano un elevatissimo rischio di ammalarsi e morire per eventi cardiovascolari. I pazienti ipertesi e scompensati sono soggetti a sviluppare malattia renale cronica.
Ma è il diabete mellito il vero “killer”, responsabile della complicanza più temuta che è la nefropatia diabetica fino allo sviluppo di Insufficienza Renale Cronica.
Le malattie cardiovascolari, “insieme” al diabete mellito e alla malattia renale cronica, rappresentano, oggi, una sfida importante nella medicina di oggi.
L’ambulatorio multidisciplinare integrato del Policlinico di Catania (AOU Policlinico-V.Emanuele), organizzato dal Prof. Pasquale Fatuzzo, dal Prof. Maurizio Di Mauro e dal Dott. Alessandro Carbonaro, in collaborazione con la Medicina Generale e con il contributo del Dott. Antonino Rizzo, si pone l’obiettivo di identificare i pazienti ad elevato rischio cardio-nefro-metabolico, e, soprattutto, e di individuare le fasi iniziali della malattia renale, intercettare le fasi iniziali dello scompenso glico-metabolico, attraverso la ‘ottimizzazione’, della diagnosi precoce e della gestione del paziente con patologia cardiovascolare e/o del paziente a rischio di ammalarsi.
Pertanto, attraverso uno screening basato sulla esecuzione di esami diagnostici di primo livello (determinazione delle clearance della creatinina e la ricerca della micoralbuminuria, Hb-glicata, Colesterolo LDL), i soggetti con familiarità per malattie cardio-metaboliche, diabetici, ipertesi, obesi, ipercolesterolemici e con insufficienza renale cronica al 1° stadio, vengono valutati dal team multidisciplinare che ne indirizza verso una diagnostica di II livello (ecocardiogrmma color-doppler, ecococoloor-doppler TSA e periferico, ecococolor-doppler dell’arteria renale, ecotomografia renale), attraverso la condivisione di un progetto terapeutico comune.
Il Gruppo di Lavoro ha elaborato un Percoso-Diagnostico-Terapeutico (PDT) multispecialistico, che partendo dalla scheda compilata dal Medico di Medicina Generale, “accoglie” il paziente e lo accompagna nel suo percorso, condividendone insieme un percorso diagnostico e terapeutico.
Il PDT si pone i seguenti obiettivi:
- Ottimizzare il percorso diagnostico per definire rapidamente – e con maggiore efficacia- il profilo di rischio del paziente;
- Ottimizzare l’approccio terapeutico per portare a target il paziente in tempi rapidi facilitandone l’accesso ed evitandone cosi’ prenotazioni multiple, e conseguenti multiple visite specialistiche, assicurandone anche il mantenimento;
- Ottimizzare i costi della gestione sanitaria, attraverso la riduzione delle recidive e delle ospedalizzazioni.
“Centralizzare” la figura del paziente, costruendo “insieme” un percorso clinico mirato ed integrato, ma non senza dimenticare la “prevenzione”, perché laddove non si adottino trattamenti farmacologici e modifiche dello stile di vita, mirati ed efficaci, in prevenzione primaria, in agguato c’è il diabete, la malattia renale e la progressione della malattia aterosclerotica cardiovascolare con i rischi di mortalità e morbilità che questo comporta (infarto acuto del miocardio e ictus).
U.O.C. Cardiologia – P.O. Policlinico “G.Rodolico”
Dott. Alessandro Carbonaro
U.O.C Nefrologia – P.O. Policlinico “G.Rodolico”
Prof. Pasquale Fatuzzo
U.O.C. Andrologia e Endocrinologia – Sezione di Diabetologia – P.O. Policlinico “G.Rodolico”
Prof. Maurizio Di Mauro