In occasione della XXVIII Giornata mondiale del malato, che si celebra oggi, S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, ha visitato, questa mattina, i degenti ricoverati presso l’Ospedale “Gravina”. Il Vescovo era accompagnato da don Davide Paglia, parroco della Parrocchia San Giovanni Bosco e vicario foraneo del I Vicariato, e dal diacono Francesco Arcidiacono. Mons. Peri è stato accolto dal direttore medico di Presidio, dr.ssa Giovanna Pellegrino, e dai direttori delle Unità Operative. Presenti numerosi operatori e volontari. «Il dolore dell’altro non resta mai “altro”, ma ci interpella, diventa parte del nostro vissuto e ci motiva ad agire – ha detto mons, Peri -. In questa giornata vogliamo riflettere non solo sul dolore dei nostri fratelli, ma anche sul sentimento di prossimità e di compassione. Avere cura di chi è più fragile e vulnerabile, fare esperienza intima della carità, della tenerezza e della disponibilità apre il cuore alla speranza e alla certezza che anche nei momenti più bui della nostra vita, ci sarà sempre il “nostro prossimo” che ha il volto dei familiari, degli operatori, dei volontari, degli amici e, soprattutto, il volto di Cristo che si è fatto nostro compagno, nostro medico, offrendoci la sua consolazione e curando le nostre ferite fisiche, morali e spirituali». Il Vescovo ha, anche, incontrato gli operatori esprimendo loro la sua gratitudine per il lavoro che quotidianamente svolgono. «Ringrazio mons. Peri per l’attenzione pastorale che sempre esprime verso i sofferenti e verso gli operatori – ha detto la dr.ssa Pellegrino -. La sua presenza è stata di conforto e di incoraggiamento». La Giornata del malato è stata celebrata, oggi, anche all’Hospice “G. Fanales” con una messa per i pazienti ricoverati, presieduta da don Luigi De Pasquale. Domani, alle ore 10.30, è previsto, inoltre, sempre all’Hospice, l’incontro con padre Arnaldo Pangrazzi, sacerdote dell’Ordine dei Camilliani, cappellano presso l’Ospedale “Santo Spirito” di Roma, professore di Pastorale e di formazione pastorale clinica presso il Camillianum, che approfondirà, con pazienti, operatori e volontari, alcuni temi centrali della riflessione sulla sofferenza e sulla cultura del sollievo.