Con un incontro nel Salone Dusmet del presidio ospedaliero di Piazza Santa Maria di Gesù, nel pieno rispetto delle distanze sociali, attraverso l’ausilio del collegamento streaming, gli operatori sanitari dell’Arnas Garibaldi hanno partecipato nei giorni scorsi alla celebrazione della Giornata Mondiale della Sicurezza delle cure e della persona assistita, richiamata in tutto il mondo dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Un evento, quello svolto nei giorni scorsi, che assume un significato particolare in questa edizione alla luce dell’emergenza Covid e dei nuovi percorsi ospedalieri. La Giornata è stata istituita dalla 72esima Assemblea Mondiale della Sanità, nel maggio 2019, con l’adozione della risoluzione WHA72.6 “Azione globale per la sicurezza del paziente”. Gli obiettivi generali dell’iniziativa sono migliorare la comprensione globale della sicurezza dei pazienti, aumentare l’impegno pubblico nella sicurezza dell’assistenza sanitaria e promuovere azioni globali per migliorare la sicurezza dei pazienti e ridurre i danni agli assistiti. L’origine della Giornata è fortemente radicata nel principio fondamentale della medicina – In primo luogo, non nuocere. Quest’anno, caratterizzato dal’emergenza Coronavirus, il tema chiave della giornata è stato “La sicurezza degli operatori per la sicurezza dei pazienti”, per attirare l’attenzione dei sistemi sanitari e dell’opinione pubblica sulla necessità di avere operatori sanitari che lavorano in sicurezza per fornire cure sicure ai pazienti. L’evento al Garibaldi, aperto dal direttore generale, Fabrizio De Nicola e dal direttore sanitario, Giuseppe Giammanco, è stato organizzato dalla Responsabile dell’U.O. di Risk Management, Anna Colombo, ed ha visto gli interventi Daniela Distefano, direttore U.O. di Anestesia e Rianimazione, Valentina Russo, ingegnere, Carmela Puleo, dirigente medico, Angela Fabiano, dirigente psicologo, Rosaria Palermo e Daniele Murabito, collaboratori professionali infermieri.