L’accordo di programma è stato ratificato con la firma del protocollo d’intesa da parte del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Candela, e del manager dell’Irccs, Angelo Aliquò (nella foto con Giovanna Volo). Venti posti letto di riabilitazione intensiva robotizzata per neurolesi a Villa delle Ginestre e dieci posti letto per “Speciali Unità d’accoglienza permanente” (SUAP) per pazienti in stato vegetativo al Pisani. “Arricchiamo l’offerta sanitaria con prestazioni che prima i nostri pazienti erano costretti a ricercare altrove – ha sottolineato Candela – è un salto di qualità che ci consente di mettere a disposizione di utenti fragili strutture, professionalità ed attrezzature d’eccellenza. I venti posti letto di neuro riabilitazione intensiva robotizzata si aggiungono ai 30 di riabilitazione per medullolesi, già, attivi da tempo a Villa delle Ginestre, presidio che diventa sempre più punto di riferimento concreto per un ampio bacino di utenti”. Le procedure di accettazione, ricovero, dimissioni e trasferimento dei pazienti interessati (sia nella neuro riabilitazione che della Suap) saranno gestite interamente dall’IRCCS. Per lo svolgimento in autonomia dell’attività clinico-assistenziale, il “Bonino Pulejo” metterà a disposizione il proprio personale medico specializzato, tecnici della riabilitazione, infermieri professionali, psicologi, operatori addetti all’assistenza oltre a tutte le figure professionali con formazione specifica per l’utilizzo di attrezzature riabilitative robotizzate (tra cui il Lokomat). Tale personale sarà affiancato da quello dell’Asp “affinché possa acquisire – si legge nel protocollo d’intesa – la formazione necessaria a gestire autonomamente l’attività di neuro riabilitazione al termine dell’efficacia del protocollo d’intesa (della durata di tre anni, ndr)”. “I tempi per l’attivazione sia della Suap al Presidio Pisani che della neuro riabilitazione a Villa delle Ginestre saranno brevi – ha spiegato il direttore generale dell’Irccs, Angelo Aliquò – gli utenti che prima erano costretti a recarsi a Messina per seguire uno specifico percorso riabilitativo, potranno contare sulle stesse professionalità e sulle stesse attrezzature anche a Palermo. La sinergia tra due strutture pubbliche come l’Asp e l’Istituto ‘Bonino Pulejo’ rappresenta un modello virtuoso di sanità che sa fare rete nell’interesse esclusivo degli utenti”.